“Non siamo scarti!”: dalle bucce di cipolle al caffè, idee di riciclo per la giornata contro gli sprechi alimentari 2023

Oggi 29 settembre si celebra la quarta Giornata internazionale di sensibilizzazione sulle perdite e gli sprechi alimentari 2023

Sprechi alimentari, ancora troppi! Eppure se li riducessimo, non solo garantiremmo una migliore alimentazione per le generazioni attuali e future, ma daremmo anche una mano all’ambiente e potremmo contribuire a migliorare la sostenibilità dei nostri sistemi agroalimentari. Ma ancora nulla di tutto ciò.

Secondo le analisi delle Nazioni Unite a livello globale, il 13,2% del cibo prodotto va perso dopo il raccolto e prima di raggiungere gli scaffali dei negozi, mentre un altro 17% viene sprecato nelle famiglie, nei servizi alimentari e nella vendita al dettaglio.

Leggi anche: Sprechi alimentari: 5 oggetti che aiutano a ridurli in cucina

Decisamente molto, troppo, e l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile chiede di dimezzare lo spreco alimentare globale pro capite a livello di vendita al dettaglio e di consumo e di ridurre le perdite alimentari lungo le catene di produzione e di approvvigionamento.

Ma basterà?

E in Italia?

Secondo i dati che si riferiscono a gennaio 2023 nel report Il caso Italia 2023 di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability, gli italiani gettano in media 524,1 grammi pro capite a settimana di cibo, contro i 595,3 grammi della scorsa indagine: praticamente 75 grammi di cibo al giorno e 27,253 kg annui. Si spreca di più al Sud (+8% rispetto alla media nazionale) e nelle famiglie senza figli (+38%).

Si tratta di sprechi che incidono sul bilancio familiare, e non solo su quello. A fronte dei cittadini attenti a non gettare via il cibo, ci sono anche quelli che buttano via, senza pensarci, ciò che rimane nel piatto.

Quali sono i cibi più sprecati ogni giorno?

Ecco i cibi più sprecati ogni giorno:

  • frutta per 3,4 grammi
  • pane per 2,3 grammi
  • insalata
  • verdure
  • aglio
  • cipolle

Rispetto al periodo dopo i lockdown, a parità di budget destinato alla spesa alimentare, si legge nel report, quasi 1 italiano su 3 presta attenzione alla riduzione del consumo di carne (26%), e 4 italiani su 10 quando fanno la spesa ragionano sulla base di promozioni e offerte, ma anche della sostenibilità di produzione e consumo del cibo (27%).

Come ridurre lo spreco? Partiamo dalla nostra spesa

  1. Quando si deve fare la spesa, basta acquistare ciò che si può consumare davvero, anche a breve termine. Può essere utile fare anche un piano/menu settimanale in modo da inserire nella lista della spesa solo ciò che serve per la settimana. Facciamo attenzione anche alle date di scadenza
  2. Quando si cucina, non preparate più cose di quante non siano necessarie, mentre gli eventuali avanzi possono far comodo per i giorni successivi. Basta conservarli correttamente
  3. In alternativa al frigo o al freezer, se a tavola avanza qualcosa o se frutta e verdura in frigo iniziano a deteriorarsi sfruttiamoli al meglio preparando ottimi piatti “di riciclo”. Leggi: Come riciclare gli avanzi: la guida per non buttare più il cibo nella spazzatura
  4. Se siete al ristorante o in pizzeria, chiediamo di portare i nostri eventuali avanzi a casa
  5. Compriamo prodotti freschi e di stagione, se appena raccolti durano di più e, se possiamo, cuciniamoli subito ma soprattutto non eccediamo nelle quantità

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Fonte: Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability

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