Mele Pink Lady® come il grano Kamut®, così stanno creando un bene di lusso a marchio registrato

Pink Lady® è il nome di una varietà di mele con marchio registrato, un semplice frutto trasformato in un bene di lusso

Probabilmente non lo sapete ma Pink Lady® è il nome di una varietà di mele con marchio registrato. Un frutto che è stato trasformato in un prodotto “alla moda” e costoso, che sta spiazzando le varietà più economiche di mela e al quale sono dedicati addirittura account Facebook e Instagram.

Quando andiamo al supermercato troviamo disponibili diverse varietà di mele rosse, gialle, verdi, tra queste probabilmente avrete notato (se non acquistato) una mela rossa-rosata con sopra un adesivo a forma di cuore con la scritta Pink Lady®.

Ma di cosa si tratta? La Pink Lady® è una varietà registrata di mela Cripps Pink che soddisfa determinati standard qualitativi e i cui diritti di marchio appartengono alla società australiana Apple and Pear Australia Ltd. Questa ha poi una serie di aziende partner che vendono le mele in 80 paesi, tra cui l’Italia dove la Pink Lady® si coltiva.

Vi ricorda qualcosa? Ma certo: il Kamut® che in realtà non è un cereale diverso dal grano, ma un marchio canadese registrato di varietà Khorasan, molto simile al “nostro” Senatore Cappelli (Leggi anche Grano Saragolla e Senatore Cappelli: due alternative italiane al Kamut®.)

Ma tornando alle Pink Lady®, di questo prodotto colpisce anche il prezzo, si tratta infatti di una delle mele più costose della produzione convenzionale. Nei negozi, le mele “di marca” costano in media quasi un terzo in più rispetto alle varietà classiche come Gala o Golden Delicious. Ma il motivo non è la qualità, piuttosto una buona strategia di marketing e il marchio accattivante che “protegge” il frutto, il che ha trasformato una semplice mela in un prodotto alla moda, se così possiamo dire, con tanto di profilo Instagram e Facebook.

Il principio alla base della strategia di vendita della Pink Lady®, come spiega la rivista dei consumatori svizzeri K-Tipp, è il seguente:

Un’azienda frutticola porta sul mercato una nuova varietà di mele e ha un marchio accattivante come Pink Lady®. L’azienda quindi attira gli agricoltori a piantare questa varietà con un reddito più elevato rispetto alle mele standard. Gli agricoltori devono acquisire una licenza e possono vendere i frutti solo al licenziante. Questo da solo determina quante mele, in quale dimensione e colore, raggiungono i negozi. In questo modo il prezzo delle mele “Pink Lady” si mantiene artificialmente alto.

Come e dove viene distribuita la mela Pink Lady®? Anche questo è un aspetto molto importante e ci sono delle regole da rispettare. K-Tipp spiega la situazione in Svizzera ma probabilmente, visto che vi è un unico marchio di riferimento, anche nel resto dei Paesi che commerciano questa varietà di mela la situazione è simile:

Le mele Pink Lady® di produzione svizzera sono disponibili solo sugli scaffali dei principali distributori. Gli agricoltori non sono autorizzati a vendere la frutta nei mercati o nelle botteghe agricole. Il licenziante vieta loro di farlo. ‘In questo modo è possibile controllare l’intera catena del valore, dalla piantagione degli alberi da frutto al prezzo di vendita nei negozi selezionati’ commenta Beatrice Rüttimann dell’Associazione svizzera della frutta.

In parole povere, chiunque detenga i diritti sulle Pink Lady®, detta le regole e guadagna denaro su ogni mela venduta.

Come al solito, però, ad avere l’ultima parola sono i consumatori.  

La replica dell’azienda

Pink Lady® ha voluto replicare. Ecco cosa ci ha scritto:

Pink Lady® Europa riunisce produttori, distributori e vivaisti, i quali lavorano in squadra per valorizzare la mela Pink Lady® e tutelarne la qualità unica. L’Associazione Pink Lady® ha creato da qualche anno una “carta degli impegni”. Integrando i 3 pilastri di sviluppo sostenibile (ambientale, sociale, economico) in cui ha definito  azioni concrete e misurabili a favore del territorio, dei consumatori e anche dei propri 2.600 produttori verso i quali si impegna garantire la giusta remunerazione,  migliorare le condizioni di lavoro, supportare l’innovazione sostenibile.

Pink Lady® controlla inoltre il proprio prodotto in modo minuzioso, a garanzia dei suoi  consumatori e valorizza ogni frutto non solo di quelli più belli, attraverso la produzione di composte e succhi con quelli non perfetti o mangime per gli animali con le mele molto rovinate, evitando così ogni spreco. Tutto questo si traduce in un prezzo che ripaga il lavoro di tutti gli attori della filiera. Invitiamo tutti i vostri lettori e la vostra redazione a venire a trovarci nei nostri frutteti e a visitare il nostro sito. Saremo lieti di rispondere a tutte le vostre domande e curiosità sulla nostra mela e la nostra associazione.

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Fonte: K-Tipp

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