Il lato oscuro dei cereali in Europa: ecco quanti pesticidi contengono, secondo l’ultimo rapporto di Foodwatch

Il nuovo rapporto evidenzia che il 37% dei prodotti a base di cereali in Europa contiene residui di pesticidi, con un totale di 65 fitofarmaci diversi rilevati (tra cui ovviamente non manca il glifosato)

Un nuovo rapporto pubblicato da Foodwatch, intitolato “The Dark Side of Grains,” ci mostra la preoccupante situazione dei cereali (e di tutti i prodotti trasformati che li contengono) in Europa. Secondo il rapporto, ben un terzo dei prodotti a base di cereali esaminati contengono residui di pesticidi.

L’indagine, condotta su 20 rivenditori al dettaglio di alcuni Paesi Ue tra cui Germania, Francia, Paesi Bassi e Svizzera, ha testato diversi tipi di cereali, anche sotto forma di farina oltre che pane e panini di frumento.

Più nello specifico, sono stati esaminati 2.234 campioni e 837 contenevano uno o più pesticidi. Dei 1215 residui trovati in totale, 18 residui in 14 campioni superavano i Limiti Massimi di Residui (LMR).

Il rapporto in sintesi rivela che il 37% dei prodotti cerealicoli contiene almeno un pesticida, con un totale di 65 differenti pesticidi identificati.

I cereali più contaminati

Questa diffusa contaminazione varia notevolmente da un tipo di cereale all’altro, con meno del 10% dei campioni di farro e segale che mostrano residui di pesticidi, mentre la percentuale sale a quasi il 90% nei prodotti a base di frumento.

Farine, avena laminata e pane mostravano tassi di rilevamento più elevati rispetto ai cereali non lavorati. Il pane e i panini (sia bianchi che integrali) sono stati principalmente testati nell’Irlanda del Nord, con quasi il 90% dei campioni che contenevano pesticidi.

Un dato ancor più preoccupante emerge in particolare dalla Germania, dove il 45% dei pesticidi utilizzati nel Paese è concentrato sulla coltivazione di grano e orzo. Questo utilizzo massiccio di pesticidi nei prodotti cerealicoli costituisce una grave minaccia per la biodiversità, il clima e la qualità del suolo.

L’uso estensivo di pesticidi nella produzione di cereali rappresenta un ostacolo fondamentale sul percorso verso un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente nell’Unione Europea. Come ha sottolineato Jörg Rohwedder, il Direttore Esecutivo di Foodwatch International:

Il percorso verso un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente nell’UE passa inevitabilmente per prodotti cerealicoli privi di pesticidi.

pesticidi prodotti studio foodwatch

@FoodWatch

La responsabilità dei supermercati

Un aspetto fondamentale evidenziato nel rapporto è il ruolo dei supermercati nella catena di produzione alimentare. Come si legge sul sito di FoodWatch:

Ai supermercati piace fare belle promesse ambientali, ma gran parte dei loro prodotti – dal pane alla pasta – sono realizzati utilizzando enormi quantità di pesticidi dannosi come il glifosato. Le aziende non vogliono parlare di questo lato oscuro del grano.

Nella seguente infografica potete vedere i pesticidi trovati nel grano e nei prodotti a base di grano presi a campione.

pesticidi grano e prodotti foodwatch

@FoodWatch

Per affrontare questa situazione critica, è stata lanciata una petizione online con l’obiettivo di sollecitare rivenditori come Albert Heijn, Carrefour, Aldi e Lidl a impegnarsi a vendere solo prodotti cerealicoli privi di pesticidi entro il 2025 (la Migros svizzera già sostiene questo tipo di produzione).

Foodwatch sottolinea che un futuro senza pesticidi nei cereali non solo è necessario per la salute umana e l’ambiente, ma è anche fattibile. Il rapporto fa appello a una transizione completa verso cereali e prodotti a base di cereali privi di pesticidi appunto entro il 2025.

Inoltre, affinché gli agricoltori possano guidare questa transizione, è fondamentale che gli aiuti agricoli dell’UE siano ridistribuiti, e l’uso di pesticidi dovrebbe essere consentito solo come ultima risorsa in caso di emergenza.

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Fonte: Foodwatch

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