Siamo avvelenati dai pesticidi: 385 milioni di casi all’anno nel mondo (e sono sottostimati)

In occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2023, il WWF ricorda che vi è un crescente allarme di avvelenamento da pesticidi, con 385 milioni di casi annui nel mondo, tra l'altro sottostimati perché le statistiche considerano solo gli avvelenamenti acuti

Ogni anno, il 16 ottobre, si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, un’occasione che ci spinge a riflettere su tante tematiche importanti: non solo lo spreco alimentare e il diritto ad un accesso equo per tutti alle risorse alimentari ma anche lo stretto rapporto che c’è tra cibo e ambiente.

In questo contesto, è fondamentale considerare l’urgenza di affrontare una minaccia invisibile che si nasconde nei nostri piatti. Parliamo ovviamente dei pesticidi, che purtroppo continuano ad avvelenare cibi e bevande in tutto il mondo.

Come ricorda il WWF, che proprio oggi in occasione della Giornata dell’Alimentazione ha lanciato la campagna #IlPandaSiamoNoi, vengono utilizzate nientemeno che 3,5 milioni di tonnellate di pesticidi all’anno, con conseguenze drammatiche per l’ambiente, la biodiversità e la salute umana.

Un chiosco di frutta e verdura, spuntato oggi a piazza del Popolo a Roma, ha voluto denunciare proprio l’impatto dell’uso dei pesticidi sulla salute umana e ambientale, con un claim provocatorio che recita: “Estinguerci, lo stiamo facendo bene”.

Sorprendentemente, solo il 5% di questi pesticidi raggiunge gli organismi nocivi per le colture, mentre il restante 95% si disperde nell’aria, nell’acqua e nel suolo, il che ha provocato una contaminazione planetaria.

Uno dei dati più scioccanti è il numero di casi di avvelenamento da pesticidi che si verificano in tutto il mondo. Ogni anno, tra agricoltori e lavoratori del settore, si registrano circa 385 milioni di casi! È un numero davvero impressionante che potrebbe addirittura essere sottostimato se consideriamo le vittime di malattie a lungo termine causate da un’esposizione continua ai pesticidi (la statistica riflette infatti solo i casi di avvelenamento acuto).

Il cibo e l’acqua rappresentano le principali vie di esposizione cronica ai pesticidi, con effetti sulla salute umana che si manifestano anche a dosi infinitesimali. Ad essere particolarmente vulnerabili sono donne in gravidanza e bambini, poiché gli effetti dei pesticidi possono essere devastanti per lo sviluppo fetale e infantile.

In Italia, la situazione non è purtoppo rosea, anzi… con la spaventosa cifra di 50mila tonnellate di pesticidi utilizzati ogni anno, il nostro Paese si classifica al terzo posto nell’Unione Europea per la vendita di queste sostanze tossiche.

Le strategie europee “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030” hanno fissato obiettivi ambiziosi, mirando a ridurre del 50% l’uso totale di pesticidi e del 50% quelli più pericolosi, ma è ancora in discussione nel Parlamento UE un Regolamento per rendere davvero vincolanti questi due obiettivi.

L’acqua è vita, l’acqua è cibo

Quello dei pesticidi è solo uno dei temi fondamentali della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2023. La FAO ha invece scelto di concentrarsi su un elemento vitale per la sopravvivenza sulla Terra: l’acqua, un bene irrinunciabile che costituisce oltre il 50% del nostro organismo e copre circa il 71% della superficie terrestre.

Tuttavia, solo il 2,5% dell’acqua presente è dolce, potabile e adatta all’uso in agricoltura e in diverse attività industriali. L’agricoltura, in particolare, è responsabile del 72% del consumo di acqua dolce a livello mondiale.

Ma, come tutte le risorse naturali, l’acqua potabile non è infinita.

La crescita demografica rapida, l’urbanizzazione, lo sviluppo economico e il cambiamento climatico mettono sempre di più in crisi le risorse idriche del pianeta. Negli ultimi decenni, le risorse di acqua potabile pro capite sono diminuite del 20%, mentre la disponibilità e la qualità dell’acqua stanno rapidamente peggiorando a causa di anni e anni di pratiche e gestione improprie, dell’eccessiva estrazione di risorse idriche dal sottosuolo, dell’inquinamento e del cambiamento climatico.

Attualmente, ben 2,4 miliardi di persone vivono in Paesi soggetti a stress idrico. Si tratta spesso di piccoli agricoltori che già faticano a soddisfare le proprie necessità quotidiane, soprattutto donne, popolazioni indigene, migranti e rifugiati. Questa situazione ha innescato una competizione sempre più aspra per l’accesso all’acqua e la sua scarsità è diventata una causa crescente di conflitti armati.

Temi che, come avrete capito, sono cruciali e possono fare la differenza per la sopravvivenza stessa della specie umana. La giornata di oggi è dunque l’occasione giusta per riflettere non solo sul cibo che consumiamo, ma anche sull’acqua che rende possibile averlo a disposizione.

Impegniamoci nel nostro piccolo a non sprecare acqua così da proteggere e preservare le risorse idriche del nostro pianeta.

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Fonte: FAO /WWF

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