Alla (ri)scoperta del corniolo, una pianta dalla storia antica e dai frutti ricchi di gusto e benefici

Omero e Virgilio lo menzionano nelle loro opere, ma oggi il corniolo sembra essere dimenticato: conosciamo meglio questa pianta antica e dai frutti ricchi di benefici per il nostro organismo

Facile da coltivare, resistente anche in climi avversi, dona bacche succose e ricche di proprietà benefiche per il nostro organismo: nonostante queste caratteristiche, il corniolo è una pianta dimenticata e quasi rara, e i suoi frutti sono ormai “dimenticati”.

Vi portiamo alla scoperta di questa pianta, spiegandovi dove cresce e come utilizzare al meglio le piccole bacche rosse che produce.

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Il corniolo

Il corniolo (Cornus mas) è un piccolo albero della famiglia delle Cornaceae originario della regione mediterranea, che spesso cresce in modo spontaneo nei boschi o nei parchi, caratterizzato da piccole foglie scure e bacche rosse che nella forma e nella dimensione ricordano le olive.

Come abbiamo detto, si tratta di un albero molto resistente all’attacco di parassiti e agenti patogeni, ma anche ai repentini cambiamenti meteorologici: cresce un po’ ovunque, ma preferisce ambienti freschi e ombreggiati, terreni leggermente calcarei e privi di ristagno idrico.

Il corniolo fiorisce in primavera e i frutti maturano proprio in questo periodo, fra fine agosto e inizio ottobre; nella stagione invernale, la pianta è “a riposo” e non necessita di cure particolari né di potature.

La conoscenza del corniolo si perde nella notte dei tempi: si pensi che addirittura il mitico poeta greco Omero, nei suoi poemi epici, menziona un albero che produce piccoli frutti oblunghi consumati dalle famiglie, ma utilizzati anche come mangime per i maiali.

Oltre ai piccoli frutti, anche il legno di corniolo è da sempre molto apprezzato come materiale da costruzione, oltre a essere menzionato nella letteratura antica e contemporanea.

Secondo Virgilio, di legno di corniolo era fatto il famoso cavallo di Troia, mentre J.K. Rowling riporta la tradizione dei maghi di realizzare alcune bacchette magiche proprio con legno di corniolo.

Insomma, la fama di questa pianta è antica, eppure sono poche le persone che oggi conoscono il corniolo e ancor meno quelle che riescono a reperire i piccoli frutti rossi.

Questo è un peccato, perché le corniole sono ricchissime di sostanze nutritive benefiche per il nostro organismo e possono aiutarci nel contrastare piccoli malanni stagionali.

Contengono alte quantità di vitamina C, preziosa per contrastare i primi raffreddori e i malanni tipici dell’autunno. Inoltre, sono ricche di sali minerali e fibre, utili a migliorare la nostra mobilità intestinale.

Non è un caso che in Serbia, per definire una persona dalla salute di ferro (ciò che noi definiremmo “sano come un pesce”) si dice “sano come una corniola”.

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Come usare le corniole

Consumare le bacche di corniolo fresche può essere complicato, a causa della loro polpa legnosa e del loro sapore molto acidulo. Ecco come possiamo utilizzare questi frutti per preparare delle gustose ricette che durano a lungo nella nostra dispensa.

Possiamo preparare una deliziosa confettura di corniola facendo bollire in una pentola capiente un chilo di corniole pulite e snocciolate, mezzo chilo di zucchero e una mela tagliata a tocchetti (la pectina contenuta nella mela favorirà una veloce gelificazione del composto).

Se vogliamo conservare i piccoli frutti per molti mesi, possiamo sciropparli come si fa con le ciliegie: prepariamo uno sciroppo con un litro di acqua e mezzo chilo di zucchero e versiamolo in vasetti di vetro insieme alle corniole denocciolate. Sterilizziamo i vasetti chiusi facendoli bollire: in questo modo le corniole si conserveranno a lungo.

Infine, possiamo preparare un ottimo liquore alle corniole per stupire amici e parenti con un sapore insolito: maceriamo un chilo di corniole denocciolate in un litro di alcol puro per una ventina di giorni, poi filtriamo e aggiungiamo al liquido mezzo chilo di zucchero e trasferiamo in bottiglie sterilizzate.

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