Disinfettare e sanificare le strade non serve a combattere il coronavirus. Per l’OMS pratica inutile e dannosa

La disinfezione delle strade è stata effettuata in questi mesi in molti comuni italiani. L'OMS avverte: è inutile e potenzialmente dannosa

In un documento pubblicato sabato scorso, l’OMS è molto chiara: disinfettare le strade come mezzo di contrasto del coronavirus è una pratica del tutto inutile e addirittura potenzialmente dannosa per le persone.

In diverse località del nostro paese, ma anche ad esempio in Cina, più volte sono state sanificate le strade con l’obiettivo di diminuire la diffusione del Sars-Cov2. Sulla questione, però, è recentemente intervenuta l’Organizzazione mondiale della sanità che ha specificato come questo non solo sarebbe inutile ma anche dannoso.

Nelle “Considerazioni per la pulizia e la disinfezione delle superfici ambientali nel contesto di COVID-19 in ambienti non sanitari”, relativamente alla sanificazione di strade e mercati aperti, l’OMS scrive:

“Negli spazi esterni non è raccomandata la nebulizzazione o la fumigazione su larga scala in aree come strade o mercati aperti per il virus del COVID-19 o altri agenti patogeni. Strade e marciapiedi non sono considerati vie di infezione per COVID-19. I disinfettanti spray, anche all’aperto, possono essere nocivi per la salute delle persone e causare irritazioni o danni agli occhi, alle vie respiratorie o alla pelle”.

Tale pratica, continua l’OMS, è inefficace in questi casi dato che il disinfettante viene inattivato dallo sporco e dai detriti che sono presenti sulle strade e che non è possibile pulire manualmente rimuovendo tutto il materiale organico.

La sanificazione è ancora meno efficace se effettuata su superfici porose come marciapiedi e passerelle non pavimentate. Anche in assenza di sporco o immondizia, è improbabile che il disinfettante copra adeguatamente le superfici e abbia il tempo di contatto richiesto per inattivare i patogeni.

In effetti, già nei mesi scorsi il Ministero della Salute in un documento aveva scritto che:

“non vi sono evidenze a supporto dell’efficacia della sanificazione delle strade e pavimentazioni esterne con prodotti chimici disinfettanti o igienizzanti”.

E aveva aggiunto anche specifiche riguardo ai dubbi sulla sicurezza ambientale ma anche per la salute delle persone di questa pratica:

“L’uso di sodio ipoclorito, sostanza corrosiva per la pelle e dannosa per gli occhi, per la disinfezione delle strade potrebbe essere associato ad un aumento di sostanze pericolose nell’ambiente con conseguente esposizione della popolazione. Il sodio ipoclorito, in presenza di materiale organici presenti sul pavimento stradale potrebbe dare origine a formazione di sottoprodotti estremamente pericolosi quali clorammine e trialometani e altre sostanze cancerogene volatili. Non è inoltre possibile escludere la formazione di sottoprodotti pericolosi non volatili che possono contaminare gli approvvigionamenti di acqua potabile”.

Nonostante questo diversi Comuni italiani hanno periodicamente effettuato la pulizia di strade, piazze, marciapiedi, ecc.

Al contrario la sanificazione per ridurre il potenziale di contaminazione da Covid-19, a detta dell’OMS, è molto importante in luoghi case, uffici, scuole, palestre, edifici accessibili al pubblico, centri di comunità, mercati, trasporti, contesti aziendali o ristoranti.

Fonte: OMS 

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