Come ottenere il Green pass in caso di tampone: chi lo rilascia e quanto costa

Chi rilascia il certificato verde in caso di tampone? Ecco a chi rivolgersi per ottenere il Green pass e quanto dura.

Cambiano le regole per spostarsi in Italia e partecipare ad eventi come le feste di matrimonio. Il nuovo Decreto Covid approvato dal Governo Draghi mette nero le novità riguardanti il cosiddetto Green pass, ufficialmente “certificazione verde”, che viene rilasciato in presenza di alcune condizioni: completamento del ciclo vaccinale o somministrazione della prima dose, avvenuta guarigione dal Covid e negatività al tampone. 

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Sulla questione, però, c’è ancora poca chiarezza. Infatti, tantissimi italiani si stanno chiedendo: chi rilascia la certificazione verde dopo aver effettuato un tampone e che durata ha? Innanzitutto, è bene chiarire che per ottenere il Green pass è ammesso sia il test molecolare che quello rapido e la certificazione vale 48 ore dall’esecuzione del tampone, sia antigenico rapido che molecolare.

Ma a chi bisogna rivolgersi per avere il pass?

Il documento (che può essere sia in versione cartacea che digitale) che attesta il risultato negativo del tampone deve essere rilasciato dalla struttura sanitaria, dal laboratorio privato, dal medico o dalla farmacia dove è stato effettuato il tampone. 

“La certificazione verde Covid-19 di effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la ricerca del virus SARS-CoV-2 con esito negativo è rilasciata dalle strutture sanitarie pubbliche, private autorizzate, accreditate, dalle farmacie o dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta che erogano tali test.” – chiarisce il Ministero della Salute – La validità della certificazione è di 48 ore dal prelievo del materiale biologico.”

Quanto costa?

Il certificato è gratuito, ma il tampone è a pagamento. Il costo del molecolare varia tra i 60 e i 100 euro a seconda delle strutture e delle regioni. Il prezzo medio per fare un test rapido antigenico (eseguibile anche in farmacia) è di 30-40 euro.

A cosa serve il Green pass

Chi è in possesso della certificazione verde può spostarsi liberamente tra le Regioni, anche quelle in zona rossa. Inoltre, il Green pass è richiesto per far visita agli anziani nelle case di riposo e dal 15 giugno per partecipare alle feste di matrimonio. Sarà possibile utilizzare la certificazione verde per prendere parte anche ad eventi come i concerti con capienza maggiore di quella attualmente consentita (fino a un massimo di 1000 spettatori in impianti all’aperto e fino a 500 al chiuso).

Attualmente il Green pass è valido soltanto in Italia, ma può essere esibito anche negli altri Paesi che lo considerano valido. Come specificato sul sito del Ministero della Salute, la certificazione verde sarà valida fino a quando non verrà introdotto il Green pass europeo, che dovrebbe essere pronto per giugno e che servirà per spostarsi tra gli Stati dell’Ue.

Fonte: Gazzetta Ufficiale/Ministero della Salute

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