Erboristi, la passione per le piante tra tradizione e innovazione

Curarsi e mantenersi in salute con le piante è ormai diventata un’abitudine piuttosto diffusa, spesso un vero e proprio rituale, che si manifesta ogni volta che si va ad acquistare dei prodotti naturali: un modo per uscire dal caos della realtà quotidiana ed entrare in un’atmosfera di tranquillità, serenità e benessere. Grazie a questa tendenza i punti vendita, i laboratori e gli spazi dedicati alle erbe officinali si sono moltiplicati un po’ in tutta Italia ed è cresciuta l’esigenza di momenti di incontro dove confrontare le proprie esperienze con altri operatori del settore e promuovere il proprio modo di concepire l’erboristeria.

Curarsi e mantenersi in salute con le piante è ormai diventata un’abitudine piuttosto diffusa, spesso un vero e proprio rituale, che si manifesta ogni volta che si va ad acquistare dei prodotti naturali: un modo per uscire dal caos della realtà quotidiana ed entrare in un’atmosfera di tranquillità, serenità e benessere. Grazie a questa tendenza i punti vendita, i laboratori e gli spazi dedicati alle erbe officinali si sono moltiplicati un po’ in tutta Italia ed è cresciuta l’esigenza di momenti di incontro dove confrontare le proprie esperienze con altri operatori del settore e promuovere il proprio modo di concepire l’erboristeria.

È in quest’ottica che si inserisce lo Spazio Officinale, un’area dedicata agli operatori che torna all’interno del Sana 2010 (Salone Internazionale del Naturale aperto dal 9 al 12 settembre nel quartiere fieristico di Bologna). Un luogo di scambio e collaborazione tra gli erboristi e tutti i professionisti del settore, che, tra tradizione, innovazione o contaminando con le nuove filosofie orientali, continuano a portare avanti una conoscenza antica, quasi mistica, delle proprietà officinali delle piante.

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Ma anche un area per ospitare laboratori, corsi, seminari e conversazioni sui vari temi che ruotano attorno a questa professione e alle sue diverse evoluzioni nel corso tempo. È qui, ad esempio, che tra gli erboristi presenti è possibile incontrare differenti realtà che nel lavoro di tutti i giorni applicano differenti approcci, tutti accomunati dalla stessa passione e profondo legame con le erbe e i prodotti naturali.

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Officina Profumo di Santa Maria Novella: il valore delle antiche ricette erboristiche
Fortemente legata alla tradizione e alla lunga storia dell’erboristeria, Graziella Zacchini lavora nel magico regno fiorentino dell’Officina Profumo di Santa Maria Novella. Una passione nata da suo padre farmacista, dal quale ha imparato fin da bambina a miscelare le varie piante per scopi terapeutici. “Negli anni cinquanta le piante erano molto utilizzate nel settore farmaceutico e mio padre le lavorava a casa, insegnandomi le loro proprietà – ci racconta – ma il grande pubblico era un po’ diffidente. Chi preparava miscele naturali era considerato quasi uno stregone”.

Cresciuta con farmaci di sintesi e naturali, Graziella resta molto legata alla tradizione erboristica e per l’azienda in cui lavora prepara miscele e prodotti naturali, seguendo ancora le antiche ricette del 1600, e si occupa soprattutto di the, tisane, integratori, miele, composte, biscotti e cioccolata.

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Tra i prodotti realizzati nell’erboristeria, troviamo l’acqua di Santa Maria Novella, un tempo denominata acqua antisterica, a base di balsamite, cannella, menta crispa e menta piperita, piante conosciute per le loro proprietà calmanti e digestive.

Tra le ricette antiche ancora prodotte in questa erboristeria ci sono anche i liquori, come l’alchermes, usato un tempo (e ancora oggi) come ricostituente, e le miscele di rizoma di iris usato come detergente, rinfrescante e abrasivo naturale.
Oggi utilizziamo ancora il rizoma polverizzato per produrre scrub per il viso e per il corpo, mentre aggiungendoci l’essenza di iris o rosa diventano profumazioni per ambienti da mettere in appositi sacchetti. In antichità questa stessa polvere (data dalla macinazione della radice della pianta di iris) si usava come shampoo secco e dentifricio, proprio per la sua azione abrasiva e detergente”.

Centro Botanico di Naj Oleari: qui è nato il primo profumo biologico
Tutto ha avuto origine dal suo Centro botanico, nato a Milano più di 30 anni fa: da allora Angelo Naj Oleari non ha mai abbandonato la sua passione per le piante.
Convinto che la natura è in grado di offrire all’uomo tutto ciò di cui lui ha bisogno, ha creato una sorta di tempio della natura, da cui riesce ad ottenere – grazie alla pazienza, alla preparazione e alla professionalità che lo contraddistinguono – prodotti diversi, ma tutti a base naturale. Parliamo di farmaci, alimenti, capi d’abbigliamento, oggetti, articoli per arredare e decorare la casa, prodotti dalle piante con l’obiettivo di far conoscere le infinite possibilità delle erbe e creare allo stesso tempo un equilibrio tra uomo e natura per troppo tempo abbandonato.

CentroBotanico

Per fortuna – ci spiega Naj Oleari – oggi il mondo delle piante è tornato in auge; ora è importante far capire che la natura ci controlla, ci guida “come un angelo” fornendoci un messaggio di vita che tutti dovremmo seguire”.
È questo il suo motto: la natura è alla base di tutte le cose e proprio per questo, attraverso una continua ricerca, riesce ad ottenere dei prodotti di alta qualità.
Qualche esempio?
Nell’ambito della cosmesi, insieme ai suoi collaboratori, ha creato il primo profumo al mondo realizzato con alcool biologico e rosa centifoglia, con l’aggiunta di olii essenziali che il cliente può scegliere di volta in volta. Più in generale, tutti i cosmetici realizzati nel laboratorio del centro botanico hanno pochissimi ingredienti: normalmente uno o due, massimo tre, sempre naturali ovviamente, e tutti riportati sull’etichetta con il nome latino.
Ma c’è di più, perché il signor Naj Oleari non si accontenta di coltivare piante in modo biologico: si concentra sulla biodiversità e la pluricoltura, sul lavoro della terra in modo tradizionale e biodinamico; e anche la produzione avviene in maniera artigianale. Insomma, è un cultore delle piccole cose, fatte con calma e bene.

Ma le curiosità si trovano soprattutto nel settore alimentare. “Siamo riusciti a coltivare frutti tropicali in Sicilia e – ci racconta – a farne delle marmellate senza cuocere i cibi”. Ma come? Grazie a dei sistemi innovativi, come l’autoclave sottovuoto, la frutta non raggiunge l’ebollizione e conserva quindi tutte le sue proprietà. Il crudismo infatti, cioè la filosofia di mangiare i cibi crudi o appena macerati, è uno dei punti chiave dell’attività di Naj Oleari, che per diffondere questo messaggio sta tenendo dei corsi (nella sede milanese di via Cesare Correnti 10/12) per spiegare ai suoi clienti come si fa a mangiare bene senza cuocere gli alimenti.
Altro fiore all’occhiello è il miele, ovvero un nettare ottenuto naturalmente, grazie all’attività di apicoltori biodinamici, che fanno svolazzare le api nel loro habitat naturale, senza costringerle in luoghi lontani dal loro ambiente, assecondando semplicemente le loro abitudini.
Nel centro botanico, quindi, si guarda all’innovazione, che attraverso le tecnologie moderne rende fruibili i prodotti offerti dalla natura. Il luogo è un’occasione per immergersi nel mondo naturale e vivere un’esperienza condivisa, alla ricerca di benessere, semplicità e naturalità.

Erboristeria Ayurvedica: guardare verso Oriente per raggiungere il benessere naturale

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Sempre nel centro di Milano, e sempre con lo sguardo rivolto verso il futuro, incontriamo Annachiara Sarcullo, titolare dell’Erboristeria Ayurvedica, che grazie alla tradizione e agli studi tramandati da suo padre ha scoperto la professione della sua vita e portato avanti l’attività. Laureata in Scienze Erboristiche nel 2004, Annachiara realizza prodotti naturali, secondo la filosofia ayurvedica e i principi tipici della tradizione orientale, per le patologie più diverse: obesità, gonfiore, stipsi, ma anche per problemi legati alle emozioni, come ansia, depressione, stress e stanchezza.
Non abbracciamo un’unica filosofia in modo assolutistico, ma facciamo riferimento ai principi e alle tecniche orientali perché danno buoni risultati – commenta Annachiara – Si tratta di prodotti efficaci e di alta qualità, soprattutto perché riescono a combattere alcune patologie croniche e curare gli effetti collaterali di alcune cure tradizionali. Le tisane le lasciamo un po’ in secondo piano (anche se da sempre sono l’icona di questa professione) per dedicarci alla realizzazione di prodotti naturali che abbiano degli scopi terapeutici ed estetici”.
Le persone vanno sempre di fretta, ma sono anche molto interessate alla cura di sé, vogliono comunque ritagliarsi dei momenti per prendersi cura della loro pelle e dell’organismo; per questo in questa erboristeria si realizzano miscele per prevenire l’invecchiamento, limitare le conseguenze della menopausa e rilanciare la bellezza.
In inverno – ci spiega – vengono molto apprezzati gli olii per proteggere e rigenerare la pelle, in estate gli idratanti e i rinvigorenti, mentre tra le piante più utilizzate per la realizzazione dei cosmetici e dei farmaci c’è sicuramente l’Ashwagandha, impiegata per aiutare le difese immunitarie, rinforzare la muscolatura e la memoria”.
In questa erboristeria il principio chiave è “mirare alla cura della persona, per darle la forza e la stima di se”. Per questo Annachiara si avvale della collaborazione di altri professionisti per organizzare sedute e incontri, per dare la possibilità alle persone di condividere esperienze ed emozioni e per seguirle secondo i loro diversi momenti di vita.

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