Racing Green Endurance, dall’Alaska alla Terra del Fuoco su una biposto Sport elettrica: missione compiuta!

L'elettrica “quattro stagioni” (come i diversi climi incontrati) ce l'ha fatta. Ha portato a termine il lungo tour attraverso il continente americano. 26 mila km dall'Alaska alla Terra del Fuoco, dal freddo al caldo tropicale. La partenza dall'estremo nord e l'arrivo, salutato in questi giorni, a Ushuaia, nel lembo più meridionale dell'Argentina.

L’elettrica “quattro stagioni” (come i diversi climi incontrati) ce l’ha fatta. Ha portato a termine il lungo tour attraverso il continente americano. 26 mila km dall’Alaska alla Terra del Fuoco, dal freddo al caldo tropicale. La partenza dall’estremo nord e l’arrivo, salutato in questi giorni, a Ushuaia, nel lembo più meridionale dell’Argentina.

Tutto questo è stato la Racing Green Endurance, una maratona lunga 70 giorni attraverso 14 Nazioni, a bordo della Radical SRZero, un’auto elettrica (costruita dalla factory inglese specializzata nella realizzazione di biposto Sport) equipaggiata con due motori a zero emissioni da 400 CV totali, alimentati da delle batterie al Litio ferro fosfato, che garantiscono alla vettura una velocità di circa 200 km/h, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7 secondi e, ciò che più conta, un’autonomia (dimostrata dall’uso pratico) di oltre 400 km con una singola carica, che è stata fornita durante il viaggio dall’energia geotermica. Come dire: un raid eco friendly a tutto tondo, per il quale non è stato emesso nemmeno un grammo di CO2.

Il progetto è stato messo a punto da un gruppo di ingegneri e ricercatori dell’Imperial College di Londra, uniti nell’obiettivo di realizzare, più che un esperimento, una “nuova via” alla mobilità. Durante il viaggio, infatti, un diario di bordo è stato aggiornato, tappa dopo tappa. In esso, il team inseriva i dati registrati dalla SRZero, le proprie impressioni, i pareri carpiti dalle popolazioni incontrate durante il viaggio alle quali, giorno dopo giorno, è stata illustrata la vettura.

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Ancora una volta, sorge una riflessione curiosa: il progresso avanza, e per dimostrare la bontà delle nuove forme di mobilità eco sostenibile, vengono organizzati dei lunghi raid. Esattamente la stessa cosa che accadeva cento e più anni fa, agli albori dell’automobilismo. “Corsi e ricorsi della storia”…

Piergiorgio Pescarolo

 

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