Nissan ricicla creativamente 40 pompe di benzina per far spazio all’auto elettrica

E' così che i distributori di benzina si sono trasformati in amplificatori per chitarra, scaffali, librerie, juke box, minigolf, frigoriferi, lampade e molto altro. La mostra ha avuto come sede la città di Melbourne ed è stata non casualmente denominata "A World Without Petrol", nella consapevolezza che, per il bene del Pianeta o a causa dell'esaurimento dell'oro nero, prima o poi saremo costretti a rinunciare ai veicoli a benzina ed a mettere in atto nuove soluzioni.

Il passaggio ai motori elettrici si sta svolgendo in maniera più lenta di quanto ci aspettassimo. Troppi sono evidentemente gli interessi nascosti dietro gli affari legati al campo del petrolio e della benzina, ma, seppur lentamente, la volontà di eliminare uno dei più inquinanti tra i comuni carburanti si sta facendo strada, anche attraverso la proposta di soluzioni di recupero quasi artistico delle pompe di benzina, delle quali, idealmente il più presto possibile, gli automobilisti non avranno più bisogno di servirsi.

Ecco allora che Nissan ha deciso di organizzare, in occasione del lancio australiano del proprio nuovo modello di auto completamente elettrica, la Nissan Leaf-E, una mostra dedicata all’esposizione di opere nate dal recupero delle pompe di benzina, che forniscono un esempio di come esse potrebbero venire utilizzate in futuro. La mostra ospita 40 elementi differenti che simboleggiano la creatività degli artisti che hanno contribuito alla loro realizzazione. Le opere proposte presso la mostra non sono unicamente oggetti rappresentanti dell’estetica contemporanea, ma macchinari e strumenti in grado di funzionare realmente, tra i quali si trovano tra l’altro una tastiera musicale ed una macchina per pop-corn.

È così che i distributori di benzina si sono trasformati in amplificatori per chitarra, scaffali, librerie, juke box, minigolf, frigoriferi, lampade e molto altro. La mostra ha avuto come sede la città di Melbourne ed è stata non casualmente denominata “A World Without Petrol”, nella consapevolezza che, per il bene del Pianeta o a causa dell’esaurimento dell’oro nero, prima o poi saremo costretti a rinunciare ai veicoli a benzina ed a mettere in atto nuove soluzioni.

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Perché non iniziare da subito, dunque? Sembra questo il messaggio che la mostra australiana desidera lanciare a tutto il mondo, dato che passare alle automobili ed ai veicoli elettrici segnerebbe un passo epocale nella riduzione delle emissioni inquinanti generate quotidianamente dall’impiego di mezzi di trasporto che sfruttano carburanti derivati dal petrolio, compreso il GPL (Gas di Petrolio Liquido).

Marta Albè

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