Sostanza chimica tossica e vietata: “A casa ho uno dei bagnoschiuma ritirati, posso usarlo?”

Cosa fare se ci siamo accorti di avere in casa un prodotto contenente il pericoloso Lilial? Possiamo utilizzarlo o faremmo meglio a buttarlo via?

In queste settimane stiamo parlando spesso del lilial, una sostanza chimica pericolosa il cui utilizzo è ormai vietato nell’UE ma che si trova ancora (purtroppo) in moltissimi prodotti per la cura della persona – come shampoo, profumi, deodoranti, bagnoschiuma, creme depilatorie e lozioni.

Le autorità sanitarie europee stando provando ad arginare il problema disponendo il ritiro di prodotti contenenti questa controversa sostanza e segnalando i marchi e i lotti da evitare sul portale dedicato Rapex.

Ma cosa fare se ci si accorge di avere già in casa uno dei prodotti oggetto di richiamo? Quali sono i rischi per la salute nell’esporsi a questa sostanza chimica? Molti lettori, allarmati dalle liste sempre più lunghe di prodotti richiamati, ci hanno posto queste domande: ecco la risposta degli esperti.

Perché il lilial è così pericoloso?

Il lilial è una sostanza chimica dall’odore che ricorda quello dei fiori di mughetto, e che per questo motivo è stato utilizzato a lungo come fragranza nella produzione di cosmetici e di prodotti per la cura della casa e della persona.

Un tempo segnalato solo come allergene, diversi studi hanno dimostrato la pericolosità di questa sostanza per l’ambiente e la salute umana e hanno portato alla classificazione del lilial come sostanza CMR (cancerogeno-mutageno-reprotossica).

Si tratta, infatti, di una sostanza responsabile di “danneggiare il sistema riproduttivo, nuocere alla salute del feto e causare sensibilizzazione cutanea”, e di un interferente endocrino.

Ma le conseguenza dell’uso di questa sostanza non riguardano solo gli esseri umani: trattandosi di una sostanza presente in molti prodotti che vanno a contatto con l’acqua, come saponi e detersivi, il lilial finisce negli scarichi domestici, minacciando gli ecosistemi acquatici – in particolare le attività riproduttive dei pesci.

Grazie alla consapevolezza dei rischi connessi all’esposizione al lilial, le autorità sanitarie europee hanno vietato l’utilizzo di questa sostanza come ingrediente nei prodotti per la cura della casa e della persona a partire dal marzo del 2022.

Tuttavia, nonostante il divieto, si trovano ancora in vendita nei supermercati prodotti contenenti la controversa sostanza – molto probabilmente fondi di magazzino prodotti prima dell’applicazione del divieto europeo. Le nuove formulazioni di bagnoschiuma, deodoranti, ecc. sono infatti tutte senza lilial.

Cosa fare se ho in casa un prodotto contenente lilial?

Insomma, abbiamo compreso bene la pericolosità del lilial ma, per verificare se esso sia presente nei prodotti che utilizziamo ogni giorno o in quelli che stiamo acquistando al supermercato, dobbiamo leggere con attenzione la lista degli ingredienti, dove il lilial è indicato come Butylphenyl methylpropional o BMHCA.

La lettura dell’etichetta del prodotto ci impedirà di portare a casa un detergente o un cosmetico pericoloso ma ancora sfuggito ai richiami delle autorità sanitarie europee.

Se invece ci accorgiamo di avere già in casa un prodotto contenente lilial, il nostro suggerimento è quello di non consumarlo più e buttarlo, per non continuare a esporci ulteriormente ai rischi.

Questo è importante ancora di più se si tratta di un prodotto senza risciacquo, ad esempio un deodorante o una crema. In questo caso, infatti, la sostanza tossica avrà più opportunità di penetrare. Se, invece, non volete buttarli via e sprecarli, potete sempre usarli – ad esempio – per lavare indumenti o pennelli per il make-up.

Le liste dei prodotti oggetto di richiamo

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