Pesto alla genovese pronto: quali e come scegliere?

Pesto. Una delle salse tipiche del nostro paese, la seconda più consumata e amata soprattutto sulla pasta. Non sempre si ha tempo di prepararlo in casa e si ricorre così ad un prodotto già pronto. Ma come orientarsi nella scelta di un pesto alla genovese pronto di buona qualità

Pesto. Una delle salse tipiche del nostro paese, la seconda più consumata e amata soprattutto sulla pasta. Non sempre si ha tempo di prepararlo in casa e si ricorre così, quando necessario, ad un prodotto confezionato che può essere a lunga conservazione o fresco da tenere in frigo. Ma come orientarsi nella scelta di un pesto alla genovese pronto di buona qualità?

Al supermercato e nei negozi di alimentari troviamo a disposizione diversi tipi di pesto pronto: con o senza aglio, nella variante vegetale per chi è allergico al latte oppure preferisce comunque acquistare prodotti senza proteine animali, più delicati e cremosi, ecc.

Il pesto migliore è senza dubbio quello che ci autoproduciamo in casa a partire da basilico fresco (meglio ancora se coltivato da noi o biologico) ma quando questa erba aromatica non è più di stagione oppure se non abbiamo voglia o tempo di prepararlo e dobbiamo acquistarlo pronto a cosa bisogna fare attenzione?

Leggi anche: PESTO ALLA GENOVESE: LA RICETTA ORIGINALE E 10 VARIANTI

Come sempre è bene non lasciarsi catturare dalle immagini e gli slogan presenti sulle confezioni ma leggere con attenzione gli ingredienti e la tabella nutrizionale per poter fare una spesa più consapevole. Potrete così scoprire ad esempio che esistono pesti in cui i pinoli sono sostituiti quasi interamente dagli anacardi, che l’olio usato in quantità maggiore è quello di girasole e non l’extra vergine di oliva (anche se sulla confezione vi è scritto per attirare l’attenzione “con olio extravergine d’oliva”) e così via.

Tenendo presente che il pesto dovrebbe essere composto da pochi semplici ingredienti: basilico, olio, parmigiano, pecorino, pinoli e sale. Mettiamo ora a confronto i più noti e utilizzati pesti pronti, quelli che probabilmente anche voi avete in casa o vi è capitato di acquistare.

LE ETICHETTE A CONFRONTO

Pesto alla genovese – Barilla

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Ingredienti: pesto alla genovese con olio extravergine d’oliva 3%. Olio di semi di girasole 43%, basilico 30%, anacardi, grana padano Dop (lisozima da uovo) 4,5%, siero di latte; olio extra vergine di oliva 3%, sale, pecorino romano Dop 1,2%, zucchero, aromi (latte) correttore di acidità: acido lattico, aglio.

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Pesto senza aglio – Saclà

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Ingredienti: Olio di semi di girasole, basilico 36%, Grana Padano Dop 5% (latte, uova), anacardi (frutta a guscio), glucosio, Pecorino Romano Dop 2,5% (latte di pecora), sale, pinoli 2%, patate, olio extra vergine di oliva, aromi, correttore di acidità: acido lattico

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Pesto alla genovese – Rana

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Ingredienti: olio extravergine di oliva 33%, basilico 17,5%, olio di semi di girasole, siero di latte in polvere, formaggio grattuggiato 7,5%, farina di frumento, burro, lattosio, sale, pinoli 1,5%, aromi naturali (contengono latte e glutine), aglio 1%, latte scremato in polvere, acidificante: acido lattico, antiossidante: acido ascorbico.

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Pesto con tofu – Biffi

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Ingredienti: Olio di oliva, basilico 22%, noci di anacardio, olio di semi di girasole , tofu 3% (acqua, semi di soia) , sale, pinoli 1%, fiocchi di patate, pepe, correttore di acidità: acido lattico (vegetale), antiossidante: acido ascorbico, conservante: potassio sorbato. Può contenere tracce di altra frutta a guscio.

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Pesto alla genovese – Buitoni

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Ingredienti: basilico 31,5%, olio di girasole, siero di latte in polvere, olio extra vergine di oliva 10%, formaggio pecorino, formaggio Grana Padano 5%, destrosio, pinoli 1,5%, sale, aglio 0,5%, aromi naturali. Può contenere uova.

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Pesto delicato e cremoso – Tigullio

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Ingredienti: Olio di semi di girasole (45%), basilico (31%), anacardi, proteine del latte, formaggio grana padano (3%) (con proteine dell’uovo), sale, formaggio pecorino (2%), zucchero, olio extra vergine di oliva (1%), aromi, correttore di acidità: acido lattico; aglio, fibra vegetale.

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Pesto – Knorr

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Ingredienti: Basilico 46%, olio di semi di girasole, Grana Padano D.O.P. 5% (contiene lisozima d’uovo), anacardi, proteine del latte, sale, Pecorino Romano D.O.P. 2%, olio extravergine d’oliva 2%, sciroppo di glucosio, zucchero, patate in fiocchi, aromi (contengono latte e lattosio), aglio 0,5%, pinoli 0,5%, correttore di acidità: acido lattico.

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Pesto alla genovese – De cecco

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Ingredienti: Basilico 37%, olio extravergine di oliva 36%, farina di anacardi 11%, formaggio parmigiano reggiano D.O.P 5%, sale, pinoli 3%, fiocchi di patate, zucchero, correttore di acidità: acido lattico, antiossidante: acido ascorbico.

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Pesto alla genovese biologico – Alce nero

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Ingredienti: Basilico* (35,7%), olio di semi di girasole*, acqua, olio extravergine di oliva* (10,6%), anacardi*, formaggio parmigiano reggiano* (latte*, sale, caglio*) (2,6%), fecola di patate*, zucchero di canna*, sale, formaggio pecorino* (latte*, sale, caglio*), pinoli*, aglio*, correttore di acidità: acido lattico. *Biologico

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Vegan eco Pesto – Il nutrimento

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Ingredienti: *basilico 45%, *olio extra vergine d’oliva, *olio di semi di girasole, *pinoli 13,6%, succo di limone, sale merino, *fiocchi di patate, sale, *aglio 0.9%. *Biologico

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Leggi anche: 12 MODI PER UTILIZZARE IL PESTO ALLA GENOVESE AL DI LÀ DELLA PASTA

Esistono anche dei pesti artigianali, realizzati con ingredienti genuini e locali secondo l’antica ricetta ligure e utilizzando il mortaio di marmo. Vi abbiamo parlato ad esempio del pesto di Roberto Panizza.

TABELLA COMPARATIVA

Mettiamo adesso a confronto nello specifico nei diversi pesti pronti: la percentuale basilico, il tipo di olio, i formaggi utilizzati, se sono presenti pinoli o anacardi ed infine il sale.

Questa tabella comparativa vi agevolerà il compito:

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Leggi anche: 10 RICETTE ALTERNATIVE AL PESTO TRADIZIONALE
IL PARERE DELLA NUTRIZIONISTA

Abbiamo chiesto a Paola Assunta Buccarella, medico e nutrizionista, di darci qualche indicazione utile per poter scegliere, un pesto pronto di maggiore qualità.

Ecco cosa ci ha detto:

“L’unico pesto originale è quello genovese. Ma occorre fare molta attenzione agli ingredienti che vengono utilizzati nei prodotti in commercio sugli scaffali di tutti i supermercati che siano, prima di tutto, quelli della ricetta originale del vero pesto alla genovese e di qualità. Anche in questo caso la lettura delle etichette è fondamentale per individuare i prodotti di qualità e scartare tutto il resto”.

II vero “Pesto Genovese” è ottenuto dalla lavorazione dei seguenti ingredienti:

  • Basilico genovese DOP: non inferiore al 25%
  • Olio extravergine di oliva nazionale
  • Formaggio DOP “Parmigiano Reggiano” o “Grana padano” grattugiato
  • Formaggio pecorino DOP
  • Aglio
  • Pinoli
  • Noci (facoltative)
  • Sale marino

“Tra i prodotti confezionati in vasetto distinguiamo tra pesto industriale, preparato con ingredienti di dubbia qualità e l’aggiunta di additivi che troviamo nei supermercati, e il pesto artigianale Dop, prodotto con ingredienti a denominazione di origine protetta, indicati in etichetta, facilmente reperibili nei negozi di alimentazione bio, in alcune gastronomie, botteghe di primizie ed eccellenze alimentari e anche on line. La dicitura esatta di un pesto di qualità e veramente sano è ‘pesto genovese Dop’. Un pesto denominato ‘alla genovese’ potrebbe non contenere gli ingredienti della ricetta originale, ma dei surrogati: al posto dei pinoli anacardi o noci, olio di semi e non d’oliva, additivi quali zucchero, addensanti, conservanti, aromi artificiali,acido ascorbico, acido lattico (quindi leggere sempre le etichette)”.

Come ci conferma la dottoressa Buccarella:

Il pesto migliore risulta sempre e comunque quello fatto in casa al momento e si prepara schiacciando le foglioline di basilico in un mortaio con un pestello di legno, dopo aver sminuzzato l’aglio. Poi si aggiunge il sale marino in grani (che aiuta a conservare il colore verde), il formaggio grattugiato, i pinoli e l’olio extravergine di oliva. Il composto dovrà essere omogeneo e denso. Il pesto fatto in casa o quello in vasetto va comunque consumato entro qualche giorno, avendo sempre l’accortezza di ricoprire la salsa rimanente del contenitore con un filo di olio extravergine”.

Ma quali sono i benefici che offre un buon pesto fatto in casa?

“La base del pesto è il basilico, considerato in passato una pianta sacra e utilizzata nei rituali e in medicina: il suo nome latino Ocimum basilicum significa ‘profumo regale’. Incluso tra i rimedi della farmacopea medioevale, era usato per disturbi intestinali e digestivi, dolori mestruali e per favorire la montata lattea: il suo olio essenziale curava le punture d’insetto. In cucina il basilico è diventato l’ingrediente del pesto agli inizi dell’Ottocento anche se, di fatto, già nel Medioevo in Liguria una salsa simile, a base di aglio, olio, sale e aceto, era usata come aromatizzante e conservante di carni: il suo aroma intenso eliminava gli odori sgradevoli degli alimenti che tendevano nel tempo alla putrefazione. Il basilico e l’aglio hanno entrambi un’azione depurativa su fegato, stomaco e intestino, rinforzano cuore e circolazione e abbassano il colesterolo. L’aglio è anche un antidepressivo e rinforza le difese immunitarie. I pinoli e l’olio d’oliva sono una fonte eccellente di grassi buoni e di minerali preziosi per la salute della pelle e delle articolazioni”.

Quando è di stagione il basilico, quindi, troviamo un po’ di tempo per autoprodurci un buon pesto fatto in casa!

Francesca Biagioli

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