Latte spacciato per biologico e Made in Italy, veniva dall’estero: scoperti illeciti in un caseificio del Lazio

Latte a lunga conservazione e proveniente dall'estero rivenduto con l'etichetta "bio" e "Made in Italy": scoperta una grave truffa in un'azienda di prodotti caseari nel Viterbese. I due titolari sono stati denunciati per frode, ma anche per combustione illecita di rifiuti.

Acquistavano latte vaccino convenzionale fresco e a lunga conservazione, già confezionato in tetrapak, e poi lo rivendevano a caro prezzo con l’etichetta “biologico” e Made in Italy, ma in molti casi il prodotto era persino di provenienza estera. A smascherare la frode i Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare (RAC) di Roma insieme agli agenti della stazione di Monterosi. Nell’azienda, con sede in provincia di Viterbo, vengono trasformati e confezionati latte, yogurt e burro.

Per i due titolari dello stabilimento è scattata la denuncia per frode in commercio ed il sequestro penale di oltre 25 kg di prodotti lattiero-caseari, oltre che del capannone e del furgone.

I due denunciati portavano avanti da tempo il business ingannando i consumatori ignari. Compravano latte italiano e di provenienza estera conservato nelle confezioni di tetrapak per poi travasarlo in bottiglie di vetro e riconfezionato con le etichette riportanti immagini e false indicazioni sulla natura biologica e l’origine italiana del prodotto, con tanto di logo dell’ente certificatore.

Capannone senza autorizzazione sanitaria e smaltimento illecito di rifiuti

I titolari dell’azienda del Viterbese sono stati denunciati anche per combustione illecita di rifiuti. Gli agenti hanno scoperto, infatti, che davano alle fiamme le confezioni di tetrapack del latte acquistato, sul retro del deposito abusivo. Inoltre, il capannone (dotato di due frigoriferi industriali) dove venivano stoccati i prodotti caseari acquistati, le bottiglie e i contenitori usati per portare avanti l’attività illegale non aveva alcune autorizzazione sanitaria, mentre il furgone usato per trasportare gli alimenti ai punti vendita al dettaglio era sprovvisto di vano refrigeratore e di assicurazione.

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Fonte: Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare (RAC)

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