Quasi la metà della generazione Z è “germofobica” e si lava le mani 10 volte o più al giorno

Da una parte studenti sempre più attenti all'igiene, dall'altra ambienti scolastici ancora troppo sporchi: è quanto emerge da un'indagine condotta nelle università americane

I giovani d’oggi sono sempre più terrorizzati da sporcizia e germi: colpa della recente pandemia da Covid-19 e della conseguente consapevolezza sull’importanza dell’igiene per scongiurare il rischio di diffusione delle malattie infettive.

È quanto rivela un sondaggio condotto da College Rover, un portale che si occupa di analizzare la qualità della vita negli istituti scolastici degli Stati Uniti: quasi la metà degli studenti intervistati ha rivelato di essere ossessionata dalla presenza dei germi nei locali comuni – come aule, bagni e mense.

L’indagine

Gli autori dell’indagine si sono mossi su due fronti, valutando da una parte le pratiche igieniche degli studenti e dall’altra il livello di pulizia degli ambienti scolastici.

Per scoprire quanto fossero sporchi i campus universitari, sono stati prelevati dei tamponi in diverse aree dei campus – dai bagni alle aree comuni dei dormitori, dai tavoli delle mense alle tastiere dei PC nei laboratori informatici.

I tamponi raccolti sono stati poi messi in coltura per identificare i tipi e il numero di germi presenti nelle varie zone della scuola.

È stato poi condotto un sondaggio su un campione di 1.000 studenti universitari, maschi e femmine, intervistati in merito alle loro abitudini igieniche.

La sporcizia dei luoghi pubblici

In generale, l’igiene degli ambienti scolastici americani lascia molto a desiderare – e i luoghi più sporchi in assoluto, come si può immaginare, sono i bagni pubblici con 47 milioni di colonie batteriche registrate (64% bastoncini gram-negativi e il 36% bacilli).

Al secondo posto fra gli ambienti maggiormente infestati troviamo le lavanderie, che ospitano fino a 30,5 milioni di colonie batteriche (98% bastoncini gram-negativi e 2% bacilli).

Male anche i tavoli dei locali mensa, che ospitano circa 60.000 volte più batteri rispetto al bagno di un appartamento.

La zona più pulita (ma non troppo) all’interno dei campus è la biblioteca: sui banchi comuni sono state trovate “solo” 29 milioni di colonie batteriche, rappresentate per la maggior parte da bacilli (96%).

Le pratiche igieniche degli studenti

Per quanto riguarda le abitudini igieniche degli studenti universitari americani, sembra che la pulizia sia un’abitudine virtuosa portata avanti in modo massiccio, e sono pochi gli studenti che non dedicano attenzione all’igiene personale e del proprio ambiente.

Più della metà parte degli intervistati ha dichiarato, infatti, di dedicare il tempo libero del fine settimana alla pulizia del proprio ambiente e al cambio della biancheria da letto.

Il 30% degli studenti ha segnalato alle autorità scolastiche il proprio compagno di stanza per problemi legati a pratiche igieniche scorrette o insufficienti. Fra le abitudini igieniche scorrette maggiormente segnalate dagli studenti vi sono:

  • starnutire e tossire senza coprirsi con il gomito
  • non lavarsi le mani dopo aver usato il bagno
  • non fare la doccia sufficientemente spesso
  • non lavarsi i denti regolarmente
  • non tirare lo sciacquone dopo aver usato il bagno.

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Fonte: College Rover

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