A cosa stanno rinunciando gli italiani? La classifica prodotti e delle abitudini che stiamo eliminando per via del caro prezzi

Non solo pane e carne: ecco quali sono gli alimenti a cui gli italiani si ritrovano costretti a rinunciare a causa dell'inflazione (che sta cambiando anche le abitudini fra le mura domestiche)

Il caro prezzi sta influenzando (e non di poco) le nostre abitudini, a partire da quelle alimentari. Per via dell’inflazione che ha colpito il nostro Paese un cittadino italiano su due ha diminuito la quantità di cibo che porta in tavola o ha rinunciato alla qualità. Ma non solo. I rincari hanno portato moltissime persone a dire addio al forno elettrico per allegerire le bollette.

È questa la fotografia che emerge dal primo report “Gli italiani e il cibo nelle crisi e oltre”, realizzato dalla Coldiretti insieme al Cencis.

Con l’inflazione che ha colpito duramente i prezzi dei beni alimentari al consumo, il 47% degli italiani è stato costretto a tagliare le quantità di cibo acquistato – si legge nel rapporto – ma se si considera la fascia di popolazione a basso reddito, la percentuale sale addirittura al 60%, mentre per i redditi alti si scende al 24%.

Accanto a chi è stato costretto a mettere meno cibo nel carrello per far quadrare i bilanci familiari, c’è poi un 37% di italiani che ha preferito risparmiare sulla qualità (il 46% nel caso dei bassi redditi, ma appena il 22% per quelli alti).

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La classifica degli alimenti a cui stanno rinunciando gli italiani

Ma quali sono gli alimenti che gli italiani stanno comprando meno a causa dei rincari nel settore? Al primo posto troviamo gli alcolici, a cui sta rinunciando – del tutto o parzialmente – il 44% della popolazione.

Ecco la classifica completa:

  1. Alcolici (44%)
  2. Dolci (44%)
  3. Salumi (39%)
  4. Pesce (38%)
  5. Carne (37%)
  6. Alimenti per l’infanzia (31%)
  7. Pane (23%)
  8. Frutta (16%)
  9. Verdura (12%)
  10. Pasta (11%)

Dal forno elettrico al phon: le altre rinunce degli italiani

Come anticipato, l’inflazione non ha avuto un pesante impatto soltanto sulle tavole degli italiani, ma anche sull’utilizzo di alcuni elettrodomestici. La metà della popolazione, infatti, ha deciso di ridurre o rinunciare all’uso del forno elettrico mentre il 35% ha tagliato l’utilizzo dei fornelli a gas per contenere i costi in bolletta. Inoltre, secondo l’indagine ben il 55% degli italiani ha ridotto il ricorso ai termosifoni o alle stufe elettriche.

A causa della crisi energetica, il 45% dei cittadini ha ridotto l’utilizzo del ferro da stiro, mentre il 33% sta rinunciando al phon per asciugarsi i capelli.

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Ma oltre a vestiti stirati e messa in piega si taglia anche sulla pulizia di casa, con il 38% che utilizza di meno l’aspirapolvere e il 40% che cerca di fare a meno persino della lavatrice. – spiegano Coldiretti e Censis – Nonostante un 2022 che si classifica fino ad ora in Italia come l’anno più caldo di sempre, con una temperatura superiore di +1,07 gradi rispetto alla media storica, c’è poi un 47% di italiani che ha rinunciato nel possibile a fare ricorso addirittura al condizionatore.

Insomma, l’inflazione sta avendo un’influenza molto pesante sulla nostra routine.

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Fonte: Coldiretti/Censis

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