Sovrapprezzo di 5 euro e divieto di pubblicità, così la Francia dichiara guerra alla fast fashion

Antoine Vermorel Marques, deputato francese del partito Repubblicano, ha presentato un disegno di legge all'Assemblea Nazionale per istituire un vero e proprio bonus-malus, che penalizzi i brand di fast fashion e incentivi approcci più virtuosi

Lo fa come fanno i giovani, attraverso un “haul”, uno di quei video di “spacchettamento” di accessori e abbigliamento fast fashion: lui è Antoine Vermorel Marques, poco più di 30 anni, deputato francese del partito Repubblicano che siede nell’Assemblée Nationale, che proprio tramite un video sui social attacca la moda mordi e fuggi e mette sul banco una proposta di legge.

Ho visto tutti quei video che mi hanno messo voglia di ordinare e quindi andiamo ad aprire il primo pacco. Sono un paio di scarpe trattate con gli pfatalati, sostanze che agiscono come perturbatore endocrino e possono portare tutti noi alla sterilità.

Comincia così il suo primo “haul” dichiarando di aver depositato una proposta di legge per “imporre un malus a tutti i prodotti del fast fashion, perché sono definitivamente fuori moda”.

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Dopo il video del parlamentare Vermorel Marques, il ministro per la transizione ecologica Bechù ha annunciato che il Governo sosterrà un ddl presentato da Anne Cecile Violland (Horizons et apparentés) che prevede un sovrapprezzo e divieto di pubblicità per i capi di fast fashion.

La proposition de loi n°2129 prevede un sovrapprezzo per i capi/accessori progressivamente più alto, fino ad arrivare a 10 euro nel 2030 e all’articolo 3 il divieto di pubblicizzare i prodotti dei marchi di moda effimera.

Si attenderà la primavera per sapere se diventerà legge.

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