Le canzoni prodotte con l’intelligenza artificiale potranno vincere un Grammy? Arriva la decisione

La Recording Academy si è pronunciata sulla questione dell’ammissione ai Grammy dei brani realizzati con l’intelligenza artificiale

Ne abbiamo parlato più volte: l’intelligenza artificiale è entrata a gamba tesa nel mondo della musica. Un tema di cui si è discusso a lungo e che ora è tornato di attualità. Il motivo? Un brano creato dall’IA avrebbe potuto vincere ben due premi alla sessantaseiesima edizione dei Grammy Awards, che si terrà nel 2024.

La canzone in questione è Heart On My Sleeve, una collaborazione immaginaria tra Drake e The Weeknd, creato dall’artista che si fa chiamare semplicemente “Ghostwriter977” su TikTok con l’uso dell’intelligenza artificiale.

Un pezzo che ha provocato scalpore per la sua accuratezza e che è diventato talmente virale da essere stato sottoposto alla valutazione della Recording Academy per poter essere candidato come “Miglior Canzone Rap” e “Canzone dell’Anno” ai prossimi Grammy, gli “Oscar” della musica.

https://youtu.be/6FapwxsbkLs

Inizialmente Harvey Mason Jr aveva espresso parere favorevole per la candidatura

Una questione che ha preso una piega diversa da quella che si era profilata inizialmente. Ma andiamo con ordine. Harvey Mason Jr., CEO della Recording Academy, aveva sostenuto che la canzone era

stata scritta da un umano e quindi candidabile.

A inizio anno l’organizzazione che conferisce i prestigiosi premi aveva reso note le linee guida, asserendo circa l’utilizzo dell’intelligenza artificiale:

Solamente artisti umani possono essere considerati per la candidatura.

In pratica, l’unica parte di un brano che può essere tenuta in conto per accedere alla nomination è quella prodotta direttamente dall’uomo. Dunque, seppure le voci che cantano Heart On My Sleeve sono artificiali, testo e musica sono frutto del lavoro di Ghostwriter977 e per questo potenzialmente candidabili ai Grammy.

Poi però, come detto, è arrivato il dietro front. Di fronte a dichiarazioni del genere, infatti, il mondo della musica che già era in allarme si era allarmato ancora di più temendo che gli artisti “veri” possano essere “spazzati via” dall’IA che può simulare le loro voci e crearne di nuove.

Heart on My Sleeve non sarà candidata ai Grammy

E così, ecco la secca smentita da parte di Harvey Mason Jr. che ha sciolto ogni dubbio: Heart on My Sleeve non solo non riceverà alcun premio, ma non sarà nemmeno candidata. In un post su Instagram ha infatti precisato:

Anche se il brano è stato scritto da un umano, le voci non sono ottenute legalmente e né l’etichetta né gli artisti ne hanno concesso l’utilizzo. Inoltre la canzone non è disponibile a livello commerciale: per questo non può essere considerata idonea.

In più ha aggiunto una sorta di “rassicurazione” verso gli artisti (sempre quelli “veri”) rispetto alla loro protezione dall’intelligenza artificiale e dai deep fake musicali:

Sono sicuro che le cose continueranno ad evolversi e cambiare, ma per piacere non confondetevi: l’Academy è qui per supportare e proteggere e rappresentare artisti e creatori umani.

Del resto, oltre a creare un precedente, tutto ciò avrebbe dato vita ad una situazione alquanto spiacevole dato che The Weeknd è da anni “in guerra” con la Recording Academy per la sua ripetuta esclusione dalla manifestazione nonostante la sua notorietà in campo musicale.

Recording Academy che non avrebbe fatto un’ottima figura invece ad ammettere una “versione” di The Weeknd con un brano che ha sì la sua voce, ma non ha né scritto, né cantato né approvato. Per il momento, dunque, i cantanti possono stare al sicuro: nessuna canzone creata dall’IA potrà impensierirli almeno sotto l’aspetto dei Grammy Awards.

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