Non immagineresti mai come è nato il cioccolato gianduia (ha a che fare con Napoleone)

Come spesso accade nella storia, anche io cioccolato gianduia nasce a causa della sostituzione di un ingrediente mancante: ecco quale

Il cioccolato gianduia è una delle eccellenze dolciarie del nostro territorio, nonché uno dei prodotti più venduti ed esportati al mondo.

Un sapore intenso e aromatico, una consistenza cremosa e avvolgente che resta in bocca al lungo, ottenuta grazie all’utilizzo di una materia prima di eccezionale qualità: la nocciola tonda gentile delle Langhe.

Questo cioccolato ha una storia molto particolare, e un’origine legata a un personaggio storico ben preciso: Napoleone Bonaparte. Siete curiosi di scoprirla? Continuate a leggere il nostro articolo.

Leggi anche: Cioccolatini piemontesi: storia e produzione dei gianduiotti

Come nasce il gianduiotto

Come accade spesso per la nascita di alcuni prodotti culinari diventati poi iconici, anche il cioccolato gianduia nasce a causa di una mancanza – più precisamente, per colmare la mancanza della materia prima del cioccolato: il cacao.

Agli inizi dell’Ottocento, per colpire l’economia del Regno Unito, Napoleone Bonaparte impose il blocco economico dei prodotti provenienti dalle colonie britanniche.

Per gli abitanti e, soprattutto, per i pasticcieri del Regno Sabaudo questo provvedimento si trasformò ben presto in una tragedia: il cacao proveniente dalle Americhe divenne una merce sempre più rara e costosa.

Come fare per mandare avanti la produzione di cioccolato e non rinunciare a un prodotto apprezzatissimo? Semplice: utilizzare gli ingredienti (decisamente più economici) che erano già presenti sul territorio, in modo da non dover più dipendere dalle importazioni.

Ecco allora che, nella ricetta del cioccolato, buona parte del cacao venne sostituita da polvere di nocciola tonda gentile delle Langhe – un prodotto locale molto più economico e facilmente reperibile rispetto al cacao.

Nacque così un nuovo tipo di cioccolato, che fu chiamato Gianduia (o Gianduja) come la tradizionale maschera di Carnevale che incarna il popolo e le tradizioni piemontesi.

Il nuovo prodotto fu subito utilizzato per produrre tavolette e un particolare tipo di cioccolatino, il gianduiotto, che si sarebbe ben presto imposto nel cuore dei consumatori.

Oggi il cioccolato gianduia (che sta “lottando” per ottenere la denominazione IGP) è uno dei cioccolati più amati da grandi e piccoli, apprezzato in Italia e nel mondo.

Viene venduto sotto forma di cioccolatino, tavoletta e crema spalmabile, e impiegato per la preparazione di panettoni, torte, biscotti, mousse, gelati e addirittura liquori.

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