Cioccolatini piemontesi: storia e produzione dei gianduiotti

Addentriamoci nel mondo della produzione dei gianduiotti cercando di comprendere come nacque la ricetta originale.

A prima vista può sembrare un cioccolatino qualsiasi, poi lo si prende in mano e già per la forma a barchetta rovesciata si comprende che dentro ci sia molto di più: stiamo parlando del gianduiotto, il simbolo della gastronomia torinese e piemontese. Il caratteristico profumo e quel gusto unico e inconfondibile lo hanno reso il “lingotto d’oro” più amato in qualsiasi parte d’Italia e del mondo.

La sua storia risale al Carnevale 1865, quando la maschera Gianduja andava distribuendo per la città questi deliziosi cioccolatini con un impasto molto particolare, dove il cioccolato si mischiava alla croccantezza delle nocciole delle Langhe in un tripudio di bontà unico nel suo genere. E da lì nessuno vi ha mai più voluto rinunciare e l’antica ricetta è stata tramandata nelle migliori cioccolaterie, come dai Venchi, che nel 1878 hanno fondato la Venchi Spa dando inizio alla fabbricazione di cioccolato artigianale e ai famosi gianduiotti.

La nascita dei lingotti d’oro più famosi: i gianduiotti

Addentriamoci nel mondo della produzione dei gianduiotti cercando di comprendere come nacque la ricetta originale. Sulla nascita, infatti, ci sono teorie differenti, ma alla fine ha prevalso la nota “storica”: si narra che ai primi dell’800, a seguito del blocco voluto da Napoleone, l’importazione del cacao fosse diminuita con conseguente aumento del prezzo sul mercato. Per porvi rimedio si decise allora di sostituire una parte del cacao con uno dei prodotti più diffusi (e in abbondanza) in Piemonte, la nocciola. Dal connubio tra i due ingredienti nacque, per l’appunto, la ricetta antica del cioccolatino, che poi venne distribuito nelle piazze dalla maschera di carnevale Gianduja e, dato il successo ottenuto, prese il nome da costui divenendo “gianduiotto”.

Gianduiotti Venchi: dall’antica ricetta alle varianti moderne

Nel 1878 sono nati i gianduiotti Venchi, preparati secondo l’antica ricetta con cacao, zucchero, burro di cacao e nocciole tostate e macinate, perfetti da gustare in abbinamento ad un vino secco che vada a mitigare le note più burrose.

Ma l’abilità nel combinare i sapori ha portato la cioccolateria Venchi a proporre sul mercato delle golose alternative al tradizionale gianduiotto.  Sullo store online, infatti, è possibile acquistarli in diverse varianti e confezioni: gianduiotti fondenti ripieni o gianduiotti gianduia, con cioccolato, Nocciole Piemonte IGP (35%) e zucchero grezzo di canna. E per chi preferisce unire al gusto della tradizione un tocco più light è nata la versione gianduiotto Chocolight, senza zuccheri aggiunti, dolcificato con maltitolo.

Anche per chi vuole fare un regalo goloso c’è doppia possibilità di scelta: dalla busta alla scatola (disponibile anche nei colori arancione o petrolio). Insomma, non c’è gianduiotto che non possa conquistare il palato, anche quello più sofisticato! La sua somma bontà regalerà un momento di dolcezza.

Dal tradizionale alla versione dark o più morbida, ci sarà un gianduiotto per tutti. Scegli il tuo e approfittane per fare la scorta, così da averlo in dispensa per ogni occorrenza. Dopo il primo assaggio, sarà impossibile rinunciarvi. E allora perché non provarlo subito?

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