Ti spiego come gli antichi greci scoprirono che la Terra non è piatta

Carl Sagan ha illustrato come gli antichi Greci scoprirono che la Terra è rotonda, per merito delle osservazioni di Eratostene

Carl Sagan, con il suo approccio appassionato e accessibile alla divulgazione scientifica, ha contribuito in modo significativo a contrastare le tendenze anti-scientifiche. Nel primissimo episodio della sua miniserie del 1980, Cosmos, Sagan ha offerto una lezione illuminante su come gli antichi Greci scoprirono che la Terra non è piatta, dimostrando il potere della ragione e della matematica.

La storia si concentra su Eratostene, un brillante studioso libico-greco che viveva oltre 2.000 anni fa. Eratostene, capo bibliotecario della famosa Biblioteca di Alessandria, è noto per aver calcolato con sorprendente precisione la circonferenza della Terra. La sua metodologia, basata su osservazioni scientifiche e calcoli matematici, è un esempio lampante di come il metodo scientifico possa rivelare verità profonde sull’universo.

Eratostene notò che a Syene (l’odierna Assuan), durante il solstizio d’estate, il Sole era direttamente sopra la testa, illuminando perfettamente il fondo di un pozzo senza creare ombre. Tuttavia, lo stesso giorno, ad Alessandria, il Sole non era esattamente sopra la testa e creava ombre.

La sua stima della circonferenza della Terra era quasi perfetta

A questo punto Eratostene misurò l’angolo delle ombre ad Alessandria e lo confrontò con l’assenza di ombre a Syene. Sapendo che la distanza tra le due città era di circa 800 chilometri, utilizzò la differenza angolare per calcolare la circonferenza della Terra. La sua stima di 250.000 stadi (circa 40233 km) era straordinariamente vicina al valore reale di 40008 km.

Questo racconto non solo dimostra che la Terra non è piatta, ma illustra anche come il metodo scientifico – basato su osservazione, inferenza, ragionamento e matematica – sia uno strumento potente per comprendere il mondo naturale. Sagan sottolinea che queste scoperte non derivano da credenze o autorità imposte, ma da strumenti intellettuali accessibili a tutti.

La lezione di Sagan è particolarmente rilevante oggi, in un’epoca in cui la negazione della scienza sembra diffondersi. Ci ricorda che la scienza è un processo democratico, aperto e verificabile, che ci permette di distinguere tra ciò che è vero e ciò che ci fa solo sentire bene. In un mondo sempre più complesso, il ritorno ai principi fondamentali del metodo scientifico – come dimostrato da Eratostene oltre 2.000 anni fa – è essenziale per mantenere la nostra capacità critica e per continuare a progredire come società.

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