Dimentica la tappezzeria di lusso! Le finestre senza tende sono diventate il vero simbolo di ricchezza

Ormai i ricchi statunitensi fanno a meno delle tende alle finestre, scelta estetica che è diventata un status symbol in America

Le tende, da sempre elemento d’arredo indispensabile nelle case italiane, assumono una prospettiva diversa oltre oceano, in particolare negli Stati Uniti, dove la scelta di non coprire le finestre con tende è diventata un eloquente status symbol, un simbolo del privilegio di classe.

Questa tendenza si è radicata soprattutto nelle aree gentrificate, come Brooklyn Heights a New York, dove le finestre rigorosamente sprovviste di tende diventano un segno distintivo dell’alta borghesia metropolitana statunitense.

Le finestre scoperte come manifestazione del “quite luxury”

Mentre in Italia le tende sono spesso considerate un evergreen, sia come elemento decorativo che come garanzia di privacy, negli Stati Uniti l’upper class sembra preferire finestre scoperte come manifestazione di un lusso sobrio, il cosiddetto “quite luxury”. Questa scelta si estende in particolare alle zone abitate da persone bianche benestanti, diventando un fenomeno sociale che ha attirato l’attenzione dei media.

Il sito web statunitense The Atlantic evidenzia che la decisione di non installare tende non è soltanto una questione di credenze, ma è supportata da dati concreti. Un sondaggio del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha rilevato che gli americani con un reddito superiore a 150.000 dollari all’anno mostrano una maggiore propensione a non acquistare tende.

In questo contesto, l’assenza di tende diventa un indicatore di classe sociale e il possesso di ampie vetrate prive di copertura rappresenta un segno di sicurezza e audacia. La mancanza di tende viene vista come uno statement che va oltre la sfera della privacy, sfidando l’idea comune che la preservazione dell’intimità sia un bene prezioso.

In Europa del Nord e negli Stati Uniti, la sensazione di comunità è più forte, e l’esposizione della vita quotidiana attraverso finestre prive di tende è vista come un atto di apertura e condivisione. Questo fenomeno, tuttavia, coinvolge una piccola percentuale della popolazione, generalmente quella in grado di permettersi l’esibizione della propria abitazione grazie a sofisticati sistemi di allarme.

Da quando le tende sono un sinonimo di ricchezza

La storia di questo rapporto tra tende e privilegio di classe ha radici antiche, risalendo al XVII secolo, quando le grandi finestre dei palazzi venivano coperte da tende di tessuti pregiati per evitare intrusioni indiscrete. Nel corso dell’Ottocento, le case senza tende erano associate ai ceti più bassi e popolari, ma nel Novecento, soprattutto nelle metropoli statunitensi, le tende divennero spesso considerate respingenti, impedendo la fruizione della luce naturale e della vista.

L’evoluzione di questa tendenza culmina nel XXI secolo, in cui le abitazioni delle famiglie più privilegiate scelgono di non installare tende, diventando un segno inequivocabile di privilegio. Le case così grandi da permettersi la scelta di decorare alcune stanze con un tocco di design e lasciarne altre prive di tende diventano l’epitome del lusso e della distinzione sociale.

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