Il mistero dell’hijab delle giocatrici di basket iraniane: il velo riappare sulle loro teste

Sui social è stata pubblicata una foto che ritrae le giocatrici di una squadra iraniana di basket senza velo islamico. Poco dopo, però, lo scatto è stato rimosso e sostituito da uno in cui le sportive indossavano l'hijab. Una mossa, che puzza di censura, arrivata troppo tardi: quell'immagine coraggiosa è ormai virale

Sorridenti, fiere, unite ma, soprattutto, senza velo. Hanno voluto farsi immortalare così le giocatrici e le allenatrici della squadra iraniana di basket femminile Canco Canada BC, che sta prendendo parte al campionato in corso nel Paese.

Si sono volute mostrare a volto scoperto in una nazione governata da un regime che sta facendo di tutto per mettere a tacere le donne e annientarle, ma dove il popolo sta dando prova di una tenacia straordinaria in questi mesi di proteste sanguinarie per la libertà. Lo scatto è stato pubblicato dall’allenatrice Farzaneh Jamami ed è stato accompagnato da un potente messaggio di libertà:

Insegna a tua figlia che i cosiddetti ‘ruoli di genere’ non sono altro che sciocchezze – scrive sul suo account Instagram l’allenatrice della squadra Farzaneh Jamami.  –Sei preziosa e insostituibile. Se qualcuno ti dice il contrario, non crederci. Non nasconderti. Alzati, tieni la testa alta e mostra loro quello che sai fare! Rispondi che sei forte e potente. Sei una donna libera.

Qualche ora dopo, però, quel post e quella foto, che nel frattempo aveva già fatto il giro del mondo attraverso i social, è sparito nel nulla. E sul profilo della squadra di basket è comparso uno scatto in cui le giocatrici indossano l’hijab.

“Viste le notizie circolate sui social network e sui canali di comunicazione, crediamo sia giusto dire che l’immagine pubblicata era una foto di gruppo privata scattata prima della partita e pubblicata sulla pagina personale dell’allenatrice. Non è stata data alcuna autorizzazione per ripubblicarla e utilizzarla” si legge nella didascalia, in cui si spiega che sia le giocatrici che le allenatrici indossavano il velo islamico durante la partita.

Alla luce di quanto sta succedendo in Iran e della dura repressione in atto, difficile credere che la squadra abbia voluto pubblicare la seconda foto in maniera spontanea, rinnegando le parole espresse da Farzaneh Jamami a favore della libertà delle donne nel Paese. A destare sospetto è anche il fatto che sotto il nuovo post comparso su Instagram sia stata disattivata la possibilità di lasciare commenti.

In ogni caso, il dietrofront serve a ben poco perché la foto delle giocatrici a volto scoperto sta ormai rimbalzando sui social e sulle testate di tutto il mondo, mentre nelle strade e nelle piazze dell’Iran vanno avanti gli scontri con gli agenti della polizia morale al grido di “Donne, vita e libertà”, quella foto è diventata virale.

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Nel Paese, dall’inizio dei movimenti di protesta (scaturiti dalla morte della 22enne Mahsa Amini), il bilancio delle vittime è salito a 400 persone. Anche i calciatori della Nazionale iraniana, che si trovano ai Mondiali di Calcio in Qatar, stanno sostenendo la battaglia delle loro concittadine. Per esprimere il loro dissenso nei confronti di un regime liberticida, si sono rifiutati di cantare l’inno prima della partita contro l’Inghilterra. Una presa di posizione forte e chiara, che ha acceso i riflettori sulla grave situazione che sta vivendo l’Iran.

A difesa delle donne si è schierato anche il giocatore iraniano Sardar Azmoun, attaccante del Bayer Leverkusen, che sui social si era detto anche pronto ad essere cacciato dalla Nazionale, in quanto “sarebbe un piccolo prezzo da pagare rispetto anche a un solo capello delle donne iraniane”.

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Fonte: Canco Canada BC

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