Ceneri, ok del Vaticano alla conservazione di una “minima parte” in un luogo significativo per i defunti

Il Vaticano darà la possibilità ai fedeli di conservare “una minima parte” delle ceneri dei defunti in un luogo significativo per la storia della persona deceduta

Il Vaticano ha annunciato l’apertura alla conservazione di “una minima parte” delle ceneri dei defunti in un luogo significativo per la storia della persona deceduta. L’approvazione è giunta attraverso il dicastero per la Dottrina della Fede, presieduto dal cardinale Fernandez, con il consenso del Papa.

Questa dichiarazione è una risposta a due quesiti posti dall’arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, riguardo ai fedeli defunti sottoposti a cremazione. L’ex Sant’Uffizio ha dichiarato che, pur escludendo qualsiasi forma di concetto panteista, naturalista o nichilista e garantendo che le ceneri siano conservate in un luogo sacro, l’autorità ecclesiastica può considerare e valutare la richiesta di una famiglia di conservare una minima parte delle ceneri di un congiunto in un luogo significativo per la storia del defunto.

Il dicastero vaticano ha precisato che è possibile predisporre un luogo sacro, definito e permanente, per l’accumulo misto e la conservazione delle ceneri dei battezzati defunti, con indicazione dei dati anagrafici di ciascuno per preservare la memoria nominale.

Una svolta rispetto alle precisazioni del 2016

Nel dettaglio, il cardinale Zuppi aveva spiegato nella sua lettera al dicastero per la Dottrina della Fede di aver istituito una Commissione nella Diocesi di Bologna per affrontare le sfide connesse alla crescente pratica di cremare i defunti e disperdere le ceneri in natura.

L’obiettivo è quello di fornire una risposta cristiana a tali problematiche, evitando che motivi economici prevalgano sulla scelta della destinazione delle ceneri, una volta scaduti i termini per la loro conservazione.

La Santa Sede ha ammesso la cremazione dal 1963, e nel 2016 il dicastero ha specificato che:

le ceneri del defunto devono essere conservate di regola in un luogo sacro, cioè nel cimitero o, se è il caso, in una chiesa o in un’area appositamente dedicata a tale scopo dalla competente autorità ecclesiastica.

In quel contesto, era esclusa la possibilità di conservare le ceneri dei defunti in casa. Ora arriva dunque un cambiamento di direzione da parte della Santa Sede, consentendo la conservazione di una “minima parte” delle ceneri in un luogo significativo.

Tuttavia, come detto, si è specificato che devono essere esclusi equivoci panteisti, naturalisti o nichilisti e non è permessa la dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua, né la trasformazione delle ceneri in oggetti commemorativi, gioielli o altri manufatti.

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Fonte: Vatican News

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