Hai sempre usato la cannuccia del succo di frutta in modo sbagliato (e se non lo bevessi affatto?)

Un nuovo trend su Twitter mette in dubbio il modo in cui abbiamo sempre bevuto i succhi di frutta confezionati nei brik. E se sfruttassimo questo momento di riflessione per eliminarli del tutto dalle nostre abitudini?

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non si sia trovato a chiedersi come funzionano le cannucce dei succhi di frutta in brik monoporzione: spesso sono difficili da infilare all’interno del brik, fanno cadere succo da tutte le parti ma, soprattutto, non permettono di raccogliere l’ultima goccia di succo che rimane sempre irraggiungibile e finisce per essere buttata.

E se, fino ad ora, avessimo semplicemente sbagliato a inserire la cannuccia? È l’interrogativo che solleva un utente di Twitter, che condivide sul proprio profilo un’immagine che scardinerà la certezza di una vita: il modo giusto di infilare la cannuccia nel brik non è a partire dalla sezione più lunga, bensì da quella più corta.

Inserendo la cannuccia al contrario, infatti, possiamo raggiungere anche l’ultima goccina di succo, specialmente nei punti più difficili come gli angoli. Inutile dire che il tweet è diventato presto virale, ottenendo quasi mezzo milione di like e venendo ricondiviso 100.000 volte.

Ma non tutti gli internauti sono d’accordo con questa nuova teoria. Qualcuno obietta che è la parte lunga della cannuccia (e non quella corta) a terminare con una punta acuminata per permetterci di perforare la scatola e bere il succo di frutta.

Qualcun altro sostiene invece che la presenza delle zigrinature che rendono l’angolo della cannuccia pieghevole ed estensibile è un chiaro indice che quella parte vada all’esterno del brik, e non all’interno.

Qualunque sia il modo giusto di inserire la cannuccia nel brik di succo di frutta – non entriamo nel merito del dibattito – sconsigliamo di comprare succhi di frutta confezionati e, soprattutto, di farli bere ai bambini pensando di stare dando loro una merenda salutare perché a base di frutta.

I succhi di frutta confezionati, infatti, sono ricchi di zuccheri e spesso anche altre sostanze chimiche –  come coloranti, esaltatori di sapore, conservanti – che fanno tutt’altro che bene alla nostra salute. Inoltre sono contenuti in un packaging composto da diversi materiali che nel complesso risulta molto inquinante.

Ricordiamo anche che le cannucce in plastica rappresentano una minaccia per gli animali marini: disperse nell’ambiente possono finire ingerite da animali come tartarughe e pesci, soffocandoli (spesso fino ad ucciderli).

Quindi, perché non fare a meno di assumere tutte queste sostanze poco sane (o di darle a bere ai nostri figli) sostituendo il succo confezionato con una bella spremuta di arancia fatta al momento? In alternativa, QUI potete trovare 5 ottime ricette per succhi di frutta sani, naturalmente colorati e gustosissimi.

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Fonte: Twitter

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