Addio alle iconiche costruzioni Meccano: dopo 116 anni chiude l’ultima fabbrica d’Europa

Nel primo trimestre del 2024 chiuderà l’ultima fabbrica in Europa dedicata alla produzione dello storico Meccano. L’impianto di Calais, in Francia, ogni anno realizza circa quattro milioni di scatole di pezzi di metallo o plastica.

Sta per finire l’era del Meccano, i set da costruzioni che hanno fatto appassionare intere generazioni. Tanti futuri progettisti e ingegneri hanno iniziato a fare pratica fin da piccoli – con molti che non hanno mai smesso nemmeno da grandi – creando bizzarre macchinine o riproducendo scavatori, gru e trattori usando solamente listarelle di metallo, viti, bulloni, ruote e poco altro.

Ora, però, dopo 116 anni di attività, l’ultima fabbrica rimasta in vita in Europa dedicata alla produzione dell’iconico marchio britannico di giocattoli da costruzione Meccano chiuderà. L’impianto di Calais, in Francia, cesserà infatti di esistere entro il primo trimestre del 2024, lasciando 50 lavoratori senza lavoro.

Il motivo sarebbe da imputare all’impennata dei costi

La società madre Spin Master dal canto suo ha dato la colpa alle “difficili condizioni di mercato” e all’“impennata dei costi delle materie prime e dell’energia”. In una dichiarazione, l’azienda canadese ha affermato che:

Dopo aver studiato tutte le possibili alternative, la direzione non ha altra scelta se non quella di prendere in considerazione la cessazione delle attività industriali dello stabilimento di Calais entro il primo trimestre del 2024.

Spin Master ha investito 7 milioni di euro dal 2014 per “migliorare le prestazioni industriali e la competitività del sito”. Tuttavia, ha aggiunto il comunicato, il denaro non è stato “purtroppo sufficiente a porre rimedio alla situazione nel lungo termine”.

La notizia ha sconcertato tutti ed è rimbalzata sui social

Lo sconcerto di tanti non si è fatto attendere. A quello delle persone “comuni”, rimaste scioccate dalla notizia, è seguito quello dei politici francesi. Pierre-Henri Dumont ha definito la decisione “intollerabile”. Ha twittato:

Meccano è la storia di Calais. Dobbiamo fare tutto il possibile per mantenere l’attività sul sito.

L’ex candidata alle presidenziali francesi, Ségolène Royal, ha sostenuto che la “scomparsa” della fabbrica “emblematica” è “triste”, mentre ha lodato i “giocattoli educativi che sviluppano l’ingegno”.

Ora si punta a salvaguardare i posti di lavoro

Ogni anno nello stabilimento venivano realizzati circa quattro milioni di scatole di pezzi di metallo o plastica, l’equivalente di un terzo dei prodotti del marchio. Un piano di salvaguardia dei posti di lavoro dovrebbe essere presentato il prossimo marzo, come fatto sapere dalla stessa Spin Master:

L’obiettivo della direzione è ora quello di fornire un sostegno individuale a ciascuno dei 50 dipendenti interessati. In questo senso, si impegnerà presto in trattative con le parti sociali per definire i termini di un piano di salvaguardia del posto di lavoro che promuova un rapido ritorno all’occupazione. Infine, rimarrà naturalmente aperta a tutte le proposte di un eventuale acquirente.

Nonostante il successo travolgente, la Meccano ha avuto problemi economici fin dagli anni ’50

La fabbrica di Calais è stata costruita nel 1959, più di 50 anni dopo l’invenzione del primo kit Meccano da parte di Frank Hornby in Inghilterra nel 1908. Il passato di Meccano è stato glorioso. Tra gli anni ’20 e ’30, divenne il marchio di giocattoli più importante del Regno Unito.

Produceva tre linee iconiche: Meccano, Hornby Trains e Dinky Toys. Scatole con pochi pezzi da riusare all’infinito, per inventare nuovi veicoli, dalle auto ai treni, dai camion alle motociclette, dagli aerei alle gru. Nonostante il successo travolgente, Meccano iniziò ad avere problemi economici già negli anni ’50.

Per questi motivi, nel ’64 fu rilevato dalla Linea Bros Ltd. Nel 2000, il marchio si è fuso e ha cominciato a costruire con un marchio simile di giocattoli da costruzione, Erector, fondato negli Stati Uniti nel 1913 da Alfred Carlton Gilbert.

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