Se vuoi trasferirti nel nuovo anno, queste sono le città italiane peggiori in cui vivere (sfortunato chi ci abita)

Secondo la classifica stilata da "Il Sole 24 Ore", le città italiane con una più scarsa qualità della vita sono concentrate tutte al Sud

Ogni territorio, ogni città, ha le sue caratteristiche che lo rendono unico, i pregi e i difetti che ci permettono di identificarlo e di distinguerlo dagli altri. Essi possono essere una buona qualità della vita e la presenza di infrastrutture efficienti e all’avanguardia o, al contrario, elevati livelli di inquinamento e un tasso di criminalità molto alto.

Come ogni anno, la testata Il Sole 24 Ore ha condotto un’indagine su tutto il territorio italiano per comprendere quali siano le città e le province in cui si vive meglio e quelle in cui, al contrario, la qualità della vita non è elevatissima.

L’indagine è stata molto accurata e ha tenuto conto di ben novanta fattori e parametri diversi, al fine di ottenere un “ritratto” delle città che fosse il più completo e accurato possibile. Fra i parametri tenuti in considerazione vi sono:

  • il senso di sicurezza percepito
  • il tasso di criminalità
  • il benessere economico
  • i consumi
  • il tasso di inflazione
  • l’utilizzo di fonti energetiche alternative
  • l’indice di sportività
  • il tipo di clima
  • la qualità della vita delle donne,
  • la qualità della vita di giovani e anziani
  • l’ecosistema urbano.

La città peggiore d’Italia

Dalla classifica stilata da Il Sole 24 ore, si può vedere che la città di Crotone (Calabria) conquista la maglia nera come provincia peggiore d’Italia – per il terzo anno consecutivo. In particolare, la città calabrese ha conquistato punteggi molto bassi per quanto riguarda i parametri relativi alla ricchezza, ai consumi, alla cultura e alle attività del tempo libero.

Ma è in generale tutto il Mezzogiorno d’Italia a registrare pessimi risultati nella classifica: le ultime 25 posizioni sono occupate tutte da città del Centro e del Sud – a dimostrazione del fatto che, purtroppo, il divario fra Nord e Sud del Paese è ancora una drammatica realtà, soprattutto per quello che riguarda le infrastrutture e i servizi offerti ai cittadini.

Infatti, il podio al negativo delle tre città peggiori d’Italia si completa con Isernia (Molise) e Caltanissetta (Sicilia), che occupano rispettivamente il penultimo e il terzultimo posto della classifica.

Le 10 città fanalino di coda

  1. Crotone
  2. Isernia (precipitata di ben 25 posizioni rispetto alla classifica del 2021)
  3. Caltanissetta
  4. Foggia (salita di 2 posizioni rispetto allo scorso anno)
  5. Vibo Valentia
  6. Reggio Calabria
  7. Taranto
  8. Enna (8 posizioni più in basso rispetto allo scorso anno)
  9. Caserta
  10. Napoli (anch’essa precipitata di 8 posizioni rispetto alla classifica precedente).

In questo articolo abbiamo raccolto l’intera classifica, con le città migliori e quelle peggiori.

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