Cosmetici tossici: maxi sequestro di oltre 250mila shampoo, creme e deodoranti tra Roma, Napoli e Brescia

La Guardia di Finanza di Roma ha sequestrato oltre 250mila tra shampoo, creme, tinte per capelli e altri cosmetici tossici in quanto contenevano una sostanza bandida dall'Ue

La Guardia di Finanza di Roma ha reso noto un nuovo maxi sequestro che ha riguardato  cosmetici di vario genere che contenevano un ingrediente bandito dall’Ue.

Oltre 250mila prodotti tra cui shampoo, creme, deodoranti, tinture per capelli e profumi sono stati bloccati in quanto contenevano ancora il Lilial (Butylphenyl methylpropional), una sostanza chimica che è stata recentemente bandita dall’Unione Europea (1° marzo 2022) in quanto considerata tossica per la salute umana.

Questa fragranza, utilizzata per conferire ai cosmetici un profumo che ricorda quello di fiori come ciclamino e mughetto, oltre ad essere un sospetto interferente endocrino è stata segnalata più volte in quanto allergene e per la sua tossicità è stata inserita dall’Ue nell’elenco delle sostanze considerate “cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione”.

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I prodotti sequestrati si trovavano in diversi stabilimenti in provincia di Brescia, Caserta e Napoli ma tutto è partito da Roma presso alcuni depositi in vie periferiche della Capitale. Da lì è stato possibile risalire a tutta la filiera da cui provenivano i cosmetici.

In sequito al sequestro 4 persone, titolari di altrettante società, sono stati accusati di commercializzazione di cosmetici dannosi per la salute umana.

Come sempre in questi casi, non state rese note le marche dei prodotti sequestrati.

Ma questo non è certo il primo intervento che è stato fatto dalle autorità in seguito alla scoperta di cosmetici contenenti lilial. Vi avevamo già parlato di un’operazione della Guardia di Finanza di Verbania “Dirty Soap”: sequestrati 270mila shampoo, saponi e deodoranti che contenevano una sostanza tossica vietata

Ben vengano i controlli delle autorità per tutelare la nostra salute ma ricordate anche sempre di leggere bene l’Inci dei prodotti che acquistate e se eventualmente individuate qualche prodotto che ancora contiene Lilial lasciatelo sugli scaffali.

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Fonte: Guardia di Finanza – Comando Provinciale di Roma

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