Questa è la vera chiave per crescere bambini felici e resilienti (e non è l’amore)

L'amore non basta per garantire nostri figli pieno supporto e comprensione: è necessario insegnare ai bambini a esprimere le loro emozioni senza filtri né censure

Essere genitori è un mestiere difficile, comprendere i propri figli lo è ancora di più. Sin da quando sono piccoli, e sempre più durante la crescita, i figli ci appaiono come pianeti lontani con cui il dialogo è impossibile.

Comunicare con i propri figli, immaginare i loro bisogni e le loro necessità, interpretare le loro paure e le loro speranze, sembra talvolta così complesso che molti genitori gettano la spugna e rinunciano a entrare nella loro orbita gravitazionale.

Ecco allora che i figli non si sentono capiti davvero proprio dalle persone che li hanno messi al mondo e che invece dovrebbero essere loro più vicini di tutto il resto del mondo.

La sensazione di non essere compresi dai propri genitori è ciò che ci resta anche quando diventiamo adulti: la maggior parte delle persone ricorda l’affetto dei propri genitori, ma certamente non la loro sensibilità o la loro capacità di comprensione.

Ma come possiamo istaurare una relazione con i nostri figli che sia basata sulla comprensione autentica e profonda per entrambe le parti? Come possiamo entrare in connessione con i nostri figli e dimostrare che, oltre all’amore, siamo in grado di offrire loro anche il nostro supporto a 360°?

La chiave della comprensione non è l’amore

Dimostrare amore non basta per entrare in connessione profonda con un’altra persona – questo vale nelle relazioni sentimentali, ma anche nella relazione con i propri figli (o con i propri genitori).

Per entrare davvero nella vita interiore dei nostri figli e stabilire una connessione profonda e durevole con essi è necessario impegnarsi per comprendere le loro emozioni più nascoste.

I bambini iniziano a provare emozioni sin da piccolissimi, ma non da subito sanno come esprimere ciò che sentono: spesso non hanno le parole per spiegare cosa si agita nel loro animo, o si autocensurano per paura di essere sgridati o di non essere compresi.

Tuttavia, queste emozioni sono parte integrante del viaggio dei figli verso la comprensione di se stessi e del mondo che li circonda, e faremmo bene a dare loro il giusto spazio. La pratica che vi suggeriamo, quindi, è quella della validazione emotiva.

Significa, in altre parole riconoscere e accettare le emozioni che il bambino esprime, senza giudizio o rifiuto, prestando massima attenzione alle sue parole (senza lasciarci distrarre dalle nostre incombenze, dal lavoro o dalle notifiche del nostro smartphone).

Validare i sentimenti dei piccoli

La validazione emotive insegna ai nostri figli che manifestare le proprie emozioni (positive e negative) in modo chiaro ed esplicito è una cosa giusta: in questo modo, i piccoli comprenderanno che è naturale, di tanto in tanto, sentirsi feriti, o spaventati, o tristi, o arrabbiati.

Ma ci sono altri vantaggi nel praticare la validazione emotiva con i nostri bambini: eccone alcuni.

Maggiore fiducia

Sapendo che è libero di esprimere le sue emozioni senza censura, il bambino istaurerà con noi genitori un rapporto di fiducia profonda, che lo porterà a parlare liberamente dei problemi che lo angosciano.

Saprà di poter contare sull’ascolto attento e non giudicante di un adulto a cui si potrà rivolgere nei momenti di difficoltà per un consiglio o anche solo per un semplice supporto.

Questo senso di sicurezza lo porterà, durante la crescita, ad assumersi le responsabilità delle proprie azioni, a impegnarsi nella risoluzione dei problemi, a dare supporto emotivo agli altri, a sfidare le credenze e i preconcetti, infine a sviluppare una maggiore autostima.

Intelligenza emotiva

La validazione delle emozioni ha come conseguenza lo sviluppo di una più forte intelligenza emotiva nei nostri figli. Sin da piccoli, i bambini sono stimolati ad ascoltare le proprie emozioni, a tentare di comprenderle e di dar loro un nome.

Questo li porterà, nel tempo, a conoscere sempre meglio il proprio mondo interiore e a dominare i propri stati emotivi, senza lasciarsi andare al tumulto delle emozioni.

Leggi anche: 10 modi per sviluppare l’intelligenza emotiva

Regolazione delle emozioni

Quando la validazione emotiva è abbinata alla comprensione dei genitori e a conversazioni serene con questi ultimi, i bambini apprendono non solo come esprimere le proprie emozioni, ma anche come gestire ciò che sentono agitarsi nel loro animo.

Questo può limitare nel tempo capricci, scatti di ira improvvisi e repentini mutamenti dell’umore – tutte espressioni provocate dalla sensazione di non sentirsi pienamente compresi dagli adulti.

Resilienza

Attraverso la validazione delle emozioni, i bambini imparano ad avere un’esperienza della realtà equilibrata dal punto di vista emotivo, e riescono a fronteggiare problemi e difficoltà con maggiore resilienza.

Questo li aiuterà, da adolescenti e da adulti, a evitare problemi psicologici come ansia, depressione e stress.

Leggi anche: Ti dimostriamo perché la creatività insegna ai bambini a essere più resilienti

Iniziare un percorso di validazione emotiva

Possiamo iniziare oggi stesso a migliorare la relazione che abbiamo con i nostri figli, dando avvio a un percorso che ci porterà verso una validazione emotiva sempre più completa e profonda.

Ecco alcune frasi che possiamo utilizzare per stabilire una relazione emotiva sana con i nostri figli:

  • Ti ascolto.
  • Sono qui con te.
  • Non sei solo.
  • Lo supereremo insieme.
  • Va bene sentirsi così.
  • Dev’essere difficile sentirsi così.
  • Mi dispiace che ti sia accaduto questo.
  • Posso abbracciarti?

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