Come capire se il tuo neonato o bimbo piccolo sta soffrendo per il caldo ? I sintomi che non devi sottovalutare

Come comprendere se il nostro neonato sta soffrendo per il caldo e come aiutarlo a sopravvivere alle temperature alte di questi giorni? Ecco alcuni consigli utili

In questi giorni di temperature torride, resistere al caldo senza soffrire troppo è davvero un’impresa ardua. Ma lo è ancora di più per neonati e bambini molto piccoli, che possono subire gli effetti più drammatici delle alte temperature.

Consideriamo che i bambini molto piccoli non hanno ancora perfezionato la capacità di regolare la loro temperatura interna: sudano meno rispetto agli adulti, e questo non facilita certamente un raffreddamento del loro organismo.

Ma non solo: l’esposizione alle alte temperature può tradursi anche in rush ed eritemi cutanei, che possono comparire sulla pelle del piccolo, provocando prurito o fastidio.

Il bambino che non sa ancora parlare non può comunicarci se sta sudando o se è insofferente perché ha troppo caldo – sta a noi genitori interpretare il suo malessere, il suo pianto, come un’espressione del fatto che sta soffrendo.

Leggi anche: Caldo e afa: 10 regole d’oro per evitare il colpo di calore nei bambini

Come capire se il bambino ha troppo caldo

Per fortuna, esistono degli “indizi” che noi genitori possiamo cogliere per capire se la temperatura corporea del nostro neonato è troppo alta per essere tollerata.

Iniziamo controllando la nuca del piccolo: se essa è sudata, mostra bollicine o altri segni di irritazione cutanea, vuol dire che la temperatura corporea è troppo alta.

Anche le orecchie sono un’ottima spia della temperatura interna del piccolo: se notiamo che sono insolitamente rosse, vuol dire che il nostro neonato sta soffrendo.

Altri sintomi di un “surriscaldamento” a cui fare attenzione sono:

  • pelle del corpo arrossata e innaturalmente calda
  • battito cardiaco accelerato (possiamo controllarlo mettendo una mano sul torace del piccolo)
  • febbre senza altri sintomi
  • vomito
  • estrema insofferenza o pianto a singhiozzo.

Come evitare che il bambino soffra il caldo

Il primo e più semplice modo per evitare che il nostro bambino si surriscaldi è evitare di fare la passeggiata nelle ore più calde della giornata: meglio uscire al mattino presto oppure al tramonto, sperando che in questi orari le temperature siano un po’ più miti.

Per quanto riguarda la passeggiata, evitiamo in modo tassativo di coprire il passeggino – anche se solo con un lenzuolo: potremmo pensare che questa sia un’ottima protezione dalla calura e dalle zanzare, ma il lenzuolo crea una specie di cappa di calore che peggiora lo stato del nostro bambino.

Se anche la temperatura interna del nostro appartamento è troppo calda, possiamo decidere di lasciare il bambino nudo, o magari solo con il body addosso – soprattutto quando dorme o fa il pisolino ed è appoggiato alle lenzuola.

Parlando di riposo, potrebbe essere valutata l’ipotesi di acquistare un materasso traspirante per la culla: si tratta di dispositivi che permettono all’aria di passare attraverso i vari strati, con l’obiettivo di mantenere il corpo del bambino più fresco durante il sonno.

Evitiamo tuttavia di esporre il piccolo all’aria condizionata, anche se non diretta: lo shock termico che si genera fra la temperatura interna alla stanza e il resto dell’appartamento (o l’esterno) potrebbe far ammalare il bambino.

Infine, se il bambino ha superato i sei mesi di vita, possiamo somministrargli acqua a temperatura ambiente per mantenerlo idratato nei momenti più caldi della giornata.

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