Egitto: la spettacolare illusione ottica di JR che ‘squarcia’ la piramide di Chefren

JR sbarca anche in Egitto e questa volta con una spettacolare illusione ottica che 'squarcia' la piramide di Chefren

Per promuovere l’arte egiziana, Art D’Egypte con il sostegno dell’UNESCO, del Ministero delle Antichità e del Ministero degli Affari Esteri egiziani, ha organizzato una mostra intitolata “Forever is now” tra le piramidi di Giza. Esposizione unica nel suo genere, che include sculture e installazioni di 10 artisti contemporanei provenienti da diversi paesi del mondo. Coniugando così arte antica e contemporanea. 

Tra loro c’è anche JR, street artist e fotografo francese di grande talento, noto al grande pubblico per le sue straordinarie creazioni ambientali particolarmente scenografiche e anche per le opere che “squarciano” monumenti famosi, come già aveva fatto a Roma con Palazzo Farnese.

Per la mostra egiziana, JR ha realizzato un’installazione mozzafiato intitolata “Greetings from Giza“. Che rappresenta un’enorme mano con una cartolina della piramide di Chefren tra le dita: osservando frontalmente l’installazione sembra che la sommità della piramide si stacchi dalla base. 

L’installazione è composta da 4.591 NFT, Non-Fungible token, ognuno dei quali mostra un dettaglio ed è di per sé un’opera d’arte unica, acquistabile. Non è un caso che siano proprio 4.591, la piramide di Chefren fu costruita infatti 4.591 anni fa nel 2570 a.C.

Sul proprio profilo Instagram, JR ha dichiarato:

Giocando con l’idea di una cartolina davanti alla piramide di Chefren, che risale al 2.570 a.C. , questa installazione composta da una struttura in acciaio e rete crea un’illusione ottica se vista da uno specifico punto di osservazione.

E a proposito degli NFT ha aggiunto:

Grazie alla tecnologia e agli NFT, è la prima volta che chiunque può effettivamente collezionare un pezzo di un’opera d’arte pubblica. 

Ma “Greetings from Giza” non è l’unica opera in mostra, tra gli artisti coinvolti ci sono Alexander Ponomarev, Gisela Colon, João Trevisan, Lorenzo Quinn, Moataz Nasr, Sherin Guirguis, Shuster + Moseley, Stephen Cox RA e Sultan Bin Fahad. Ecco alcune delle loro opere in mostra. 

Ecco “Together” di Lorenzo Quinn: rappresenta due mani che, tramite un gioco prospettico, sembrano toccare la sommità di una piramide.

Altrettanto affascinanti sono “Barzakh” di Moataz Nasr e “Ouroboros” del russo Alexander Ponomarev.

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FONTI: Art D’Égypte/JR

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