Il nuovo documentario di Leonardo di Caprio racconta il triste destino delle mucche di mare, strangolate ‘per sbaglio’ dai pescatori messicani

E' Sea of Shadows prodotto da Leonardo DiCaprio e National Geographic, diretto da Richard Ladkani e premiato al Sundance Festival e al 65° Taormina Film Fest.

Un documentario che mette in luce un ecosistema sempre più minacciato e la storia di due specie marine a rischio estinzione. È Sea of Shadows prodotto da Leonardo DiCaprio e National Geographic, diretto da Richard Ladkani e premiato al Sundance Festival e al 65° Taormina Film Fest.

Leonardo DiCaprio non smette mai di stupirci e quando non è impegnato in prima linea nella salvaguardia della natura, investe in documentario che fanno riflettere su quello che sta succedendo al nostro Pianeta. Dopo Ice on fire, sui cambiamenti climatici e Before The Flood – Punto di non ritorno,  sul riscaldamento globale, l’attore ambientalista in prima linea per salvare l’Amazzonia con la sua fondazione, adesso finanzia una produzione che punta gli occhi contro pesca illegale e mercato nero messicano e cinese. Ricordiamo che DiCaprio qualche anno fa, aveva strappato la firma di un Memorandum of Understanding (MOU), un memorandum di intesa, grazie al quale il governo messicano si impegnava a proteggere i preziosi ecosistemi marini nel Golfo di California.

Il documentario segue, infatti, le attività della Earth League International di Andrea Crosta che combatte i crimini contro la natura, si finanzia attraverso donazioni private e non accetta denaro dai governi. Nelle sequenze si intrecciano le storie della vaquita o piccole mucche di mare, la più piccola balena al mondo e quella del totoaba, legati da un sottilissimo filo, quello della cattura.In pratica, entrambe sono a rischio estinzione per via del contrabbando internazionale. I pescatori messicani tengono vivo il mercato nero della Cina e di Hong Kong.

Le reti dei pescherecci, gettate per catturare il pesce totoaba, finiscono per strangolare la focena vaquita. E nonostante proteste di ambientalisti e biologici, la situazione non sembra cambiare. Il pesce totoaba viene catturato perché la sua vescica natatoria, nota come cocaina dell’oceano, è ricercatissima sul mercato nero: la medicina cinese la considera miracolosa contro l’infertilità e può costare 10 mila dollari al pezzo. Viene poi usata per scopi cosmetici, anche se nessun tipo di beneficio è stato mai dimostrato.

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La vaquita, invece, è un piccolo cetaceo di cui sono rimasti pochi esemplari re rischia appunto l’estinzione per colpa di cartelli messicani e mafia cinese. All’inizio di quest’anno, si riteneva che fossero rimaste solo 10-15 vaquitas nel Mare di Cortez , per questo l”Unione internazionale per la conservazione della natura classifica la vaquita come specie in “Pericolo critico” di estinzione, il più alto grado di pericolo.

https://www.instagram.com/p/B3vcCgwnL7B/

Sea of Shadows, mette in luce tutto questo seguendo la Ong in una missione di salvataggio: scienziati, ambientalisti high-tech, giornalisti investigativi, agenti sotto copertura e la Marina messicana hanno messo in pericolo le loro vite per salvare i vaquitas e consegnare alla giustizia il crimine internazionale.

Per vederlo in streaming CLICCA QUI

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