Deposito scorie radioattive: i siti interessanti ora hanno più tempo e modalità di invio delle osservazioni

Non saranno più 60 ma 180 i giorni per presentare le osservazioni alla Carta di Sogin che il 5 gennaio scorso ha individuato i siti

Non saranno più 60 ma 180 i giorni per presentare le osservazioni alla Carta di Sogin che il 5 gennaio scorso ha individuato i siti potenzialmente idonei a ospitare il deposito nazionale per le scorie nucleari. Un emendamento al decreto Milleproroghe ha aperto uno spiraglio che potrebbe far slittare la scadenza inizialmente prevista e ormai prossima.

Dal 5 gennaio infatti dovevano passare due mesi, quindi cittadini e comuni avrebbero avuto tempo fino al 5 marzo per presentare le loro osservazioni. Pochissimo tempo, hanno gridato a gran voce i rappresentanti degli enti locali. Nel corso delle ultime settimane, l’Anci, sostenendo le istanze del Coordinamento dei Comuni interessati al deposito scorie nucleari, aveva invitato i deputati impegnati nella conversione del decreto Milleproroghe a votare l’emendamento che proroga i termini per segnalare criticità da parte dei Comuni.  Solo in questo modo sarebbe stato possibile

“entrare nel merito di valutazioni tecniche complesse rispetto alla prima mappatura dei siti, anche in considerazione della rilevanza delle infrastrutture che si andrebbero a realizzare” spiega l’Anci.

E l’ipotesi della proroga sembra concretizzarsi sempre di più. Alla Camera, l’ emendamento sui 180 giorni è passato. Si attende ora l’ultimo via libera, quello del Senato che sembra ormai certo. In questo modo, i Comuni avrebbero tempo fino alla prima settimana di luglio per presentazione le loro osservazioni. E infine, a maggio 2022, l’Italia potrebbe avere la rosa definitiva dei Comuni candidati a ospitare il deposito.

Sul sito ufficiale del Deposito, però, ancora vengono riportati i 60 giorni. Si attende l’ufficialità dopo il voto del Senato.

Nuove modalità di invio delle osservazioni

Intanto la Sogin ha integrato le modalità di invio delle osservazioni alla documentazione in consultazione pubblica. Oltre alla modalità digitale, infatti è possibile integrare l’invio delle osservazioni tramite raccomandata o corriere all’indirizzo della sede centrale della Società.

“Per garantire la più ampia partecipazione al processo di consultazione pubblica per la localizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico e per rispondere alle legittime richieste dei territori interessati ad esprimere nel modo più articolato possibile le proprie osservazioni e pareri tecnici, Sogin ha integrato oggi i sistemi di inoltro delle osservazioni in digitale previsti dalla Legge con l’invio di documentazione cartacea o su supporti ottici (CD-R e DVD-R). In particolare, sarà possibile recapitare con raccomandata o tramite corriere all’indirizzo della sede centrale di Sogin eventuali ulteriori materiali a integrazione dei pareri tecnici già inviati al sito www.depositonazionale.it con una dimensione massima di 20 MB, limite tecnico determinato dalla Posta Elettronica Certificata (PEC)” spiega Sogin.

Più spazio anche per i testi. I 1.500 caratteri destinati all’abstract delle osservazioni sono stati portati a 6.000.

Per tutte le altre informazioni clicca qui

Fonti di riferimento: Camera, Sogin, Anci, Città Metropolitana di Torino

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