Waste Watchers: un Osservatorio Nazionale e un Forum europeo contro gli sprechi alimentari

Quanto cibo sprecano le famiglie italiane ed i cittadini europei nella propria vita quotidiana? A rispondere a tale domanda ed a cercare delle nuove soluzioni in proposito intervengono un nuovo Osservatorio Nazionale ed un nuovo Forum Europeo dedicati al grave problema degli sprechi alimentari.

Sprechi alimentari. Quanto cibo sprecano le famiglie italiane ed i cittadini europei nella propria vita quotidiana? A rispondere a tale domanda ed a cercare delle nuove soluzioni in proposito intervengono un nuovo Osservatorio Nazionale ed un nuovo Forum Europeo etrambi dedicati al grave problema degli sprechi alimentari.

Il nuovo Osservatorio Nazionale sullo Spreco, denominato Waste Watchers e promosso nell’ambito dell’Università di Bologna e del progetto Last Minute Market, ha presentato i dati raccolti relativamente agli sprechi casalinghi lo scorso 12 febbraio 2013, in occasione della conferenza stampa tenutasi a Milano “WW 2013 – Waste Watchers Outcomes: quanto sprechiamo a casa?”.

Dalla conferenza stampa è emerso come nella sola Unione Europea vengano sprecate 90 milioni di tonnellate di cibo ogni anno, corrispondenti a 180 chilogrammi di alimenti a persona. Per quanto riguarda l’Italia, è stato calcolato come gli sprechi alimentari si ripercuotano sui consumi energetici per il 3%, una percentuale che equivale ai consumi energetici annuali di 1.650.000 italiani.

In Italia, il nuovo Osservatorio Nazionale ha evidenziato come il 30% di ciò che viene acquistato nei supermercati finisca in discarica. Quali sono le motivazioni individuate relativamente ad uno spreco di cibo così impressionante? Al primo posto vi sono problemi di conservazione degli alimenti e di gestione delle scorte di cibo. Vi è poi una seconda ragione, legata all’incapacità di gestire le quantità di cibo cucinato e di trovare un rapporto equilibrato tra quantità di alimenti da acquistare e numero di pasti da preparare.

Una terza motivazione appare strettamente legata alle scelte alimentari. Per coloro che consumano carne e snack sale infatti la probabilità di trovarsi tra gli individui che gettano molto cibo nella spazzatura. Ciò avviene poiché coloro che consumano snack e junk food in generale non prestano molta attenzione – secondo quanto dichiarato da Andrea Segrè, presidente e fondatore di Last Minute Market – al cibo, tendendo dunque a buttarlo senza attribuirgli un valore. Chi si nutre di carne, ha sottolineato il professore, non si cura dell’ambiente e delle sue risorse, sprecando senza rimorsi, senza cioè prendere in considerazione il fatto che la carne rappresenti uno degli alimenti a più elevato impatto ecologico, dato che gli allevamenti generano più gas serra dell’intero settore dei trasporti (senza contare gli ingenti sprechi idrici legati alla produzione di carne).

Se il problema degli sprechi venisse arginato, si potrebbe sfamare metà della popolazione mondiale per un anno, ovvero quella porzione di umanità con scarse possibilità economiche di accesso alle risorse alimentari. Il problema degli sprechi alimentari necessita di essere affrontato a livello globale. Un primo passo per quanto concerne l’Europa avverrà nel nostro Paese nel mese di maggio 2013.

A Padova, proprio in quel periodo, verrà ospitato il primo Forum Europeo dedicato agli sprechi alimentari, al quale parteciperanno mille primi cittadini che hanno sottoscritto pratiche coerenti di riduzione degli stessi. Si tratta di un’iniziativa facente parte della campagna europea “Un anno contro lo spreco”, nata da una collaborazione tra Last Minute Market e Trieste Next.

I sindaci che nel 2012 si sono impegnati a sottoscrivere la Carta Spreco Zero, dovranno attivare autonomamente sul proprio territorio una serie di buone pratiche volte al rispetto di un decalogo contro lo spreco. Dovranno ad esempio occuparsi del recupero di tutti i prodotti alimentari rimasti invenduti o che siano stati scartati nel corso della filiera agroalimentare, al fine di ridistribuirli gratuitamente. Dovranno inoltre impegnarsi nell’organizzazione di corsi di educazione alimentare, economia ed ecologia. I mille sindaci, italiani ed europei, verranno chiamati a raccolta per la prima volta a maggio in occasione del Forum Europeo di Padova, ed in seguito a settembre 2013, all’interno della seconda edizione del Salone Trieste Next, dove verranno premiate le 100 migliori buone pratiche attuate contro lo spreco di cibo.

Marta Albè

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