Il cucciolo di foca monaca ritrovato in Salento non ce l’ha fatta: è morto alle prime ore del mattino

Il cucciolo di foca monaca ritrovato in Salento non ce l'ha fatta nonostante le cure veterinarie: è morto alle prime ore del mattino.

Era stato salvato giorni fa il cucciolo di foca monaca avvistato, dopo la segnalazione di alcuni pescatori, lungo le coste leccesi e brindisine, a poca distanza da Torre San Gennaro, nel Comune di Tochiarolo. Era in stato emaciato, letargico, dispnoico, anemico ed apatico e tutto il Salento faceva il tifo per lui, ma purtroppo l’ondata d’amore non è bastata a salvarlo. E nemmeno le cure veterinarie.

La morte è stata annunciata dall’Ispra con un post su facebook, dove specifica che, nonostante le cure somministrate subito dopo il ritrovamento, il cucciolo ha continuato a respirare affannosamente e dopo una notte trascorsa nella casa di un cittadino, sempre monitorato dai veterinari, è deceduto alle prime ore del mattino:

“Il ritrovamento era avvenuto a seguito di una segnalazione. Subito è intervenuto un gruppo di esperti di Ispra e Arpa Puglia, coadiuvato da personale specializzato della Stazione zoologica di Napoli. La zona è stata presidiata dalle autorità competenti della Guardia Costiera, dai Carabinieri Forestali e delle Forze dell’Ordine locali. Il cucciolo ha continuato a respirare affannosamente nel corso della giornata e, nonostante le cure somministrate, durante le prime ore di questa mattina è deceduto.”

A breve seguiranno indagini necroscopiche, segnala l’Ispra, presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, in modo da poterlo analizzare senza danneggiare scheletro e pelliccia, ed esporlo in un momento successivo, per fini didattico-scientifici, presso il Museo di competenza sul territorio.

Peccato per il cucciolo, che era una piccola femmina, e per la sua specie a rischio di estinzione. Purtroppo tra le coste del Sahara atlantico e delle isole Desertas e le principali colonie riproduttive situate in Grecia, Turchia e Cipro, ne sono rimasti solo 700 esemplari.

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Photo Credit: facebook

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