Giappone: il nuovo ministro dell’ambiente vuole abolire il nucleare

Subito dopo la nomina, il ministro dell'ambiente giapponese ha dichiarato di voler demolire i reattori nucleari, scontrandosi con il Primo ministro

Il nuovo ministro giapponese per l’ambiente, Shinjiro Koizumi, ha dichiarato di voler demolire i reattori nucleari del paese per evitare che si ripetano disastri come quello di Fukushima.

Le parole del ministro arrivano poche ore dopo la sua nomina, avvenuta lo scorso mercoledì in seguito a una ristrutturazione del gabinetto del Primo Ministro giapponese Shinzo Abe.
Koizumi ha sostituito Yoshiaki Harada, che ha fatto notizia pochi giorni fa dichiarando di voler riversare nell’Oceano Pacifico l’acqua radioattiva in giacenza nella centrale di Fukushima.

Prima del disastro di Fukushima il nucleare forniva circa il 30% dell’energia totale utilizzata in Giappone. Dopo il terremoto e il conseguente tsunami avvenuti a marzo 2011 i 54 reattori del paese sono stati chiusi e, oggi, solo nove sono tornati in funzione dopo aver superato severi controlli di sicurezza.

Il Primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, ha però intenzione di riavviare gradualmente tutti i reattori poiché è convinto che l’energia nucleare possa aiutare il Giappone a ridurre le emissioni di anidride carbonica e la sua dipendenza da altri paesi per l’importazione di gas e petrolio.
L’obiettivo del governo giapponese è quello di coprire il circa il 20% del fabbisogno energetico del paese attraverso il nucleare entro il 2030, anno in cui dovrebbe riuscire a riaprire 30 reattori.

Di tutt’altra idea il neo ministro dell’ambiente:

“Vorrei studiare come li elimineremo, non come tenerli” ha detto Koizumi riferendosi ai reattori.
“Saremo condannati se permettiamo che si verifichi un altro incidente nucleare. Non sappiamo quando si verificherà un terremoto” ha concluso il ministro.

Secondo il nuovo ministro del commercio, Isshu Sugawara, sebbene esistano rischi e paure legati al nucleare, liberare il Giappone dai reattori è “irrealistico”.

Sembra quindi che Koizumi dovrà affrontare l’opposizione del governo per poter eliminare il nucleare dal Paese oltre a dover risolvere la controversia sul futuro dell’acqua contaminata immagazzinata nella centrale di Fukushima.

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Tatiana Maselli

Photo credit: The Japan Times

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