Efsa: blitz anti-Ogm a Parma, scontri tra manifestanti e polizia

Blitz anti-Ogm contro l’Efsa a Parma. Gli attivisti dei centri sociali di Marche, Veneto e Emilia Romagna si sono uniti per protestare contro gli Ogm e l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. Vestiti con tute e cappucci bianchi, hanno cosparso di semi il piazzale della sede dell’Efsa e hanno dato vita ad un corteo diretto verso il centro della città. Avrebbero inoltre lanciato alcuni fumogeni. Non sarebbero mancati momenti di tensione e scontri tra manifestanti e polizia.

Blitz anti-Ogm contro l’Efsa a Parma. Gli attivisti dei centri sociali di Marche, Veneto e Emilia Romagna si sono uniti per protestare contro gli Ogm e l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. Vestiti con tute e cappucci bianchi, hanno cosparso di semi il piazzale della sede dell’Efsa e hanno dato vita ad un corteo diretto verso il centro della città. Avrebbero inoltre lanciato alcuni fumogeni. Non sarebbero mancati momenti di tensione e scontri tra manifestanti e polizia.

La protesta è nata dal timore che l’Europa possa approvare una legge che determinerebbe il controllo totale delle sementi, nota anche come “Seed Regulation”. Un atto che, secondo gli attivisti, potrebbe cancellare la biodiversità e l’opera di chi coltiva biologico.

Attorno alle 10.15 di questa mattina gli attivisti si sarebbero introdotti nell’atrio della sede dell’Efsa di viale Piacenza, dove i dipendenti erano riuniti per proclamare il nuovo direttore esecutivo. Non sarebbero mancati slogan contro la coltivazione degli Ogm, annunciati al megafono dai partecipanti al blitz.

I manifestanti avrebbero avuto il permesso di muoversi all’interno del piano rialzato, scortati dagli agenti di polizia. Alcuni si sarebbero però staccati dal gruppo, per salire ai piani superiori. L’Efsa ha fatto evacuare dall’edificio tutti i propri dipendenti, per ragioni di sicurezza.

Gli scontri tra gli attivisti e le forze dell’ordine avrebbero provocato alcuni feriti: il capo di gabinetto della questura, due poliziotti e un manifestante. Gli agenti hanno poi bloccato il corteo diretto verso il centro di Parma ed hanno così messo fine alla manifestazione. Gli attivisti accuserebbero i poliziotti di aver agito in modo violento.

Si è trattato di una manifestazione non autorizzata, come sottolineato dalla questura. L’irruzione nella sede dell’Efsa avrebbe causato dei danneggiamenti. L’Authority ha sporto una denuncia che la questura è pronta ad accogliere. Le proteste sono nate per denunciare il ruolo che l’Autorithy svolge nel valutare le richieste di autorizzazione per gli Ogm nell’Unione Europea.

“L’Efsa rispetta il diritto dei cittadini a protestare pacificamente e a esprimere la loro opinione sul suo operato; ma deplora la modalità scelta dai dimostranti in questa occasione per veicolare il loro messaggio”ha sottolineato l’Authority in una nota.

Secondo quanto dichiarato dai partecipanti, la manifestazione sarebbe risultata pacifica fino all’arrivo della polizia: “Abbiamo fatto una manifestazione pacifica, abbiamo distribuito frutta biologica e parlato con i dipendenti Efsa” – ha spiegato Daniele Codeluppi al Fatto Quotidiano – “poi, quando stavamo uscendo, è arrivata la polizia”.

Le forze dell’ordine avrebbero cercato di chiudere i manifestanti dentro i cancelli della sede dell’Efsa. “Abbiamo cercato di uscire e la polizia ci ha attaccatoha sottolineato un altro manifestante – “hanno preso una ragazza con un manganello e un altro dei nostri è stato spinto contro un’auto e colpito con un casco. Un poliziotto ha anche estratto una pistola, che gli è caduta”.

La bozza di legge sulle sementi presentata dalla Commissione Europea è stata rigettata dalla Commissione Agricoltura nel mese di febbraio e dal Parlamento Europeo lo scorso 11 marzo. La Commissione Euopea ha rifiutato di ritirare la propria proposta, nonostante il ‘No’ del Parlamento. Se il Consiglio supporterà la posizione del Parlamento, il processo legislativo si concluderà senza l’approvazione della legge.

Il Consiglio potrebbe però decidere di apportare delle modifiche al testo, che il Parlamento avrà comunque facoltà di rifiutare. In questo caso, la legge sulle sementi risulterebbe definitivamente bocciata. In alternativa, Parlamento e Consiglio potrebbero dare il via ad un negoziato per giungere ad una versione definitiva del testo di legge. Chi la sostiene, crede che l’impiego esclusivo di sementi ammesse dall’Europa possa incrementare le rese dei terreni agricoli e limitare il rischio di diffusione di malattie delle piante. Coloro che si oppongono ad essa, ritengono invece che si tratti di un mero favore alle multinazionali che commercializzano le sementi autorizzate.

Marta Albè

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