Timo: proprietà, i mille usi e come coltivarlo

Timo, un'erba aromatica dalle tante proprietà e ottima in cucina per rendere più gustosi diversi tipi di piatti. Scopriamo tutti i benefici e come usarlo al meglio.

Timo, un’erba aromatica dalle tante proprietà e ottima in cucina per rendere più gustosi diversi tipi di piatti. Scopriamo tutti i benefici e come usarlo al meglio.

Il timo di cui parliamo, da non confondere con la ghiandola timo, è la pianta botanicamente nota con il nome di Thymus vulgaris, conosciuta anche come erbuccia o sermollo. Si tratta di un arbusto di dimensioni ridotte e dalle foglie di colore verde-grigio e piuttosto piccole, dal profumo intenso ed immediatamente avvertibile, in particolar modo sfregandole tra le dita.

La fioritura del timo avviene tra la primavera e l’estate, con la comparsa di fiori di colore rosato. L’impiego del timo è particolarmente indicato per il trattamento delle affezioni che interessano le vie respiratorie. Esistono centinaia di varietà di timo, alcune delle quali sono caratterizzate da un piacevole aroma di limone.

Timo, proprietà

Il timo può vantare un inaspettato contenuto vitaminico, sia in riferimento alla vitamina C che alle vitamine del gruppo B. Contiene inoltre timolo, linaiolo e sali minerali. Si tratta di una pianta officinale ed aromatica, che presenta al proprio interno un olio essenziale e sostanze benefiche grazie alle quali al timo vengono attribuite proprietà balsamiche, anticatarrali ed antisettiche. Tra i sali minerali contenuti nel timo troviamo manganese, ferro, potassio, calcio e magnesio.

Il timo è inoltre considerato un tonico ed uno stimolante dell’apparato digerente. È inoltre ritenuto da parte della medicina alternativa come un vero e proprio antibiotico naturale e un diuretico.

Al timo vengono infine attribuite significative proprietà antiossidanti nella protezione delle membrane cellulari.

Ricapitolando il timo è:

  • ricco in vitamine (soprattutto vitamina C e vitamine del gruppo B)
  • balsamico
  • anticatarrale
  • antisettico
  • antibiotico naturale
  • diuretico
  • stimola l’apparato gastrico
  • antiossidante

Timo, benefici

Il suo contenuto di vitamina C permette di contribuire la resistenza dell’organismo alle infezioni ed all’azione dei radicali liberi. Questa erba aromatica favorisce poi una buona digestione e risulta utile in caso di ritenzione idrica o in tutti i casi in cui vogliamo favorire il buon funzionamento del sistema linfatico.

L’impiego del timo nella propria alimentazione e sotto forma di bevanda ottenuta per infuso può contribuire alla regolarizzazione del flusso mestruale. Uno studio condotto da parte della Leeds Metropolitan University ha indicato il timo come un possibile rimedio benefico nel trattamento dell’acne.

Ricapitolando il timo:

  • stimola il sistema immunitario
  • contrasta i radicali liberi
  • favorisce la digestione
  • aiuta in caso di ritenzione idrica
  • favorisce il buon funzionamento del sistema linfatico
  • regolarizza il ciclo mestruale
  • aiuta in caso di acne
timo essiccato

Timo, valori nutrizionali

Il timo contiene soprattutto carboidrati e una buona dose di fibre. Sono presenti anche le proteine, i grassi e zuccheri in piccole quantità. Da non sottovalutare anche il contenuto di sodio:

  • Carboidrati 63,94 g
  • Fibre 37 g
  • Proteine 9,11 g
  • Grassi 7,43 g
  • Zuccheri 1,71 g
  • Sodio 55 mg

Timo, calorie

100 grammi di timo essiccato apportano al nostro organismo circa 276 kcal. Può sembrare tanto ma ovviamente in genere questa erba aromatica si consuma a piccole dosi e quindi non influisce molto sul totale delle calorie dei piatti in cui lo utilizziamo.

Timo, usi

Dal punto di vista della cura naturale della salute, il timo viene utilizzato soprattutto sotto forma di sciroppo e di infuso, da impiegare in caso di malattie delle vie respiratorie, di tosse e di raffreddore. L’olio essenziale di timo può essere impiegato in caso di naso chiuso per effettuare dei suffumigi con acqua bollente, al fine di contribuire a decongestionare e liberare le vie respiratorie.

L’infuso di timo viene particolarmente indicato per risolvere problemi di gonfiori intestinali e di aerofagia dovuta a cattiva digestione. L’infuso di timo trova inoltre impiego nella preparazione di un collutorio naturale adatto all’esecuzione di risciacqui e gargarismi, da effettuare in caso di alito cattivo o di mal di gola. Il timo è un disinfettante ed antibatterico naturale che contribuisce a contrastare i germi che possono provocare tali disturbi. Altri utilizzi dell’infuso di timo ne prevedono l’impiego nei pediluvi, al fine di alleviare la sensazione di stanchezza e di affaticamento che potrebbe presentarsi a fine giornata a livello degli arti inferiori. L’infuso di timo freddo rappresenta inoltre un ottimo rimedio da utilizzare come ultimo risciacquo in caso di capelli deboli, per rinforzarli.

L’impiego del timo in cucina, come spezia da utilizzare per il condimento delle pietanze e per la preparazione di zuppe e di minestre, permette di proteggere il proprio organismo in maniera naturale dalle malattie da raffreddamento tipiche dell’inverno e può contribuire a stimolare il buon funzionamento del nostro sistema immunitario. Per la preparazione di infusi o di decotti a base di timo si impiegano solitamente 5 grammi dello stesso per ogni 100 grammi d’acqua.

In cucina l’aggiunta di timo durante la cottura o come condimento per i legumi può contribuire a facilitare la digestione degli stessi ed a permettere che non compaiano problemi di gonfiore intestinale. Un vasetto di timo collocato sul davanzale, sul balcone o in cucina permette di allontanare naturalmente gli insetti.

Ricapitolando il timo sotto forma di sciroppo o infuso si può usare per:

  • tosse
  • raffreddore
  • naso chiuso
  • gonfiori intestinali
  • collutorio
  • piedi stanchi
  • capelli deboli
  • stimolare il sistema immunitario

Olio essenziale di timo

L’olio essenziale di timo è molto utilizzato e apprezzato soprattutto grazie al suo potere antibatterico e antivirale. Ne esistono due varianti: quello rosso, più forte, e quello bianco, più delicato. Nel periodo più tipico per influenze e raffreddori basta diffondere in casa qualche goccia di timo (1a per ogni metro quadro di ambiente) per purificare l’aria evitando il contagio. Si può usare anche per fare fumenti in caso di raffreddore, sinusite, mal di gola, ecc. o per massaggi sul petto dal potere balsamico. In questo caso occorrono 2-3 gocce di olio essenziale di timo (ma si può usare anche l’eucalipto) diluite in un cucchiaio di olio di mandorle dolci o altro olio vegetale.

timo olio essenziale

Con l’olio essenziale di timo diluito si possono fare anche massaggi contro i dolori reumatici o per stimolare il microcircolo.

Infuso di timo

Con il timo si può preparare in maniera molto semplice e veloce un infuso. Occorre 1 cucchiaino di foglie secche e tritate ogni 250 ml d’acqua. Si porta ad ebollizione l’acqua poi si aggiunge il timo si spegne e si lascia a riposare il tutto coperto per circa 10-15 minuti. Dopo aver filtrato si può bere aggiungendo magari un cucchiaino di miele oppure impiegare ad uso esterno per disinfettare ferite e piaghe o ancora per effettuare dei gargarismi contro il mal di gola e la tosse.

Timo, ricette e abbinamenti

Il timo si presta molto bene in cucina ad aromatizzare diversi piatti: si può usare nella preparazione di zuppe, minestre, vellutate ma può dare anche quel sapore in più a burger e polpette vegetali, frittate o farifrittate. Ottimo poi l’abbinamento con i legumi in particolare i fagioli che contribuisce anche a rendere più digeribili.

Si sposa bene poi con piatti a base di pesce o carneo ortaggi come carote, zucca, patate, pomodori, peperoni, cipolle, melanzane e funghi. C’è chi lo aggiunge anche alla frutta fresca!

Frittelle di borragine al timo

Insieme alla borragine il timo è vero e proprio protagonista di questa ricetta primaverile. Trovate tutti i dettagli qui.

Olio aromatizzato al timo

Con il timo si può preparare facilmente un olio aromatizzato da utilizzare per insaporire i vostri piatti preferiti. Potrete scegliere di usare solo timo oppure abbinarlo ad altre erbe, ad esempio salvia, basilico o dragoncello. Qui la ricetta completa.

Come coltivare il timo

Il timo, che appartiene alla famiglia delle labiate – la stessa della maggiorana – è un arbusto resistente che può essere coltivato come pianta aromatica poliennale. La sua coltivazione può avvenire a partire dai semi o mediante talea. La semina del timo può avvenire in semenzaio dall’inizio della primavera fino al mese di giugno.

Il trapianto del timo dal semenzaio al vaso potrà avvenire a circa due mesi di distanza dalla semina. Durante l’estate la piantina di timo potrebbe richiedere annaffiature piuttosto abbondanti. Subito dopo la semina, ricoprite i semi con un leggero strato di terriccio e procedete alla prima annaffiatura. Si consiglia di effettuare la talea in tarda primavera o nel mese di agosto, a partire da piante resistenti e di età compresa tra i due ed i quattro anni, prelevando porzioni di 7-10 centimetri.

timo pianta

La raccolta del timo avviene dalla primavera alla fine dell’estate, indicativamente da maggio ad agosto. Della pianta si utilizza in modo particolare la parte aerea, con riferimento dunque sia ai fiori che alle foglie. Il timo fresco può essere conservato in frigorifero in un contenitore forato per circa cinque o sei giorni. L’essiccazione del timo deve essere effettuata all’ombra. Il timo essiccato deve essere conservato in un luogo fresco, asciutto ed al riparo dalla luce in barattoli a chiusura ermetica, preferibilmente in vetro. Le sue caratteristiche rimarranno intatte per un periodo compreso tra quattro e sei mesi.

Timo, controindicazioni

L’uso alimentare a piccole dosi del timo non presenta controindicazioni. Diverso invece il discorso se si utilizza il timo a livello curativo sotto forma di sciroppo e soprattutto olio essenziale. In questo caso il rimedio è sconsigliato in gravidanza e allattamento ma anche per i bambini piccoli dato che si tratta di una sostanza molto concentrata e potenzialmente irritante o allergizzante. Non va mai usato puro e per via interna. Dosi eccessive di tipo possono far comparire sfoghi cutanei, orticaria e se preso sotto forma di sciroppo anche nausea, vomito o dolori addominali.

Sconsigliato l’uso del timo a chi soffre di ipotiroidismo. Se assumete farmaci poi meglio sempre chiedere il parere del proprio medico.

Per scoprire le proprietà di altre erbe aromatiche leggi anche:

Curiosità sul timo

Il timo è sempre stato utilizzato nelle civiltà antiche e apprezzato soprattutto per le sue proprietà antibatteriche. Gli Egizi, ad esempio, lo utilizzavano non solo da bruciare in casa o per la conservazione del cibo ma anche per l’imbalsamazione dei defunti. Sembra che i soldati romani, invece, si facessero un bagno nell’acqua di timo prima di iniziare una battaglia mentre i greci lo usavano sotto forma di olio per fare dei massaggi che infondessero coraggio (la parola timo deriva infatti da un antico termine greco che significava proprio coraggio).

Anche Carlo Magno utilizzava e apprezzava il timo, nel suo editto addirittura ne ordinava la coltivazione nei giardini di piante officinali del suo impero mentre nel medioevo le dame regalavano mazzetti di timo o ricamavano scialle o insegne con questa pianta aromatica e li donavano a chi partiva per la guerra come simbolo di fortuna.

Marta Albè

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