Gladioli: come coltivare in casa o in giardino il fiore simbolo di forza

Come coltivare i gladioli per ottenere una splendida fioritura in giardino. Tutti i consigli su piantumazione, cura e varietà.

I gladioli sono una pianta bulbosa originaria del Mediterraneo e dell’Africa, che si distingue per le sue imponenti dimensioni, variabili dai 30 cm fino a raggiungere anche il metro di altezza. Questa maestosa pianta produce fiori raccolti in una singola spiga per ogni bulbo, i quali presentano una particolare forma a trombetta, con petali tubolari dallo stelo lungo.

I fiori si mostrano in una vasta gamma di colori, sia monocromatici che sfumati, aggiungendo una vivace vivacità a qualsiasi giardino. Le sfumature cromatiche spaziano dalle tonalità più delicate e pastello come il bianco, il giallo oro, l’azzurro fino al blu più intenso. Un aspetto affascinante dei gladioli è la varietà di colori e sfumature che possono essere combinate in composizioni, consentendo di creare armoniosi contrasti o piacevoli armonie cromatiche.

Origini e caratteristiche dei gladioli

Il gladiolo, dal latino “gladius” che significa spada, rappresenta un genere affascinante di piante perenni appartenenti alla famiglia delle Iridaceae. Il loro caratteristico stelo, generalmente privo di ramificazioni, si innalza con eleganza, portando con sé da 1 a 9 foglie dalla forma unica, simile a una spada, scanalate longitudinalmente. Queste foglie, contenute in una guaina protettiva, conferiscono ai gladioli un aspetto distintivo e affascinante.

La denominazione “gladiolo” ha origini antichissime. Plinio il Vecchio, illustre governatore romano, filosofo e naturalista, la coniò durante le sue peregrinazioni per le terre di Roma. Il nome “gladiolo” fu attribuito a questa fiorente bellezza a causa della sua peculiare forma. In latino, il nome originale è “gladiolus,” derivante dal termine latino “gladiolum,” che significa il “gladio.” Il gladio rappresentava la spada corta utilizzata dai legionari dell’esercito romano. La somiglianza delle foglie corte del fiore con la forma del gladio ha ispirato questa denominazione, un richiamo chiaro all’antica arma romana.

Varietà di gladioli

Esistono ben oltre 260 varietà diverse di gladiolo tra cui poter scegliere per la coltivazione. Questi fiori affascinanti sono stati oggetto di ampi ibridi, offrendo un’ampia gamma di varietà ornamentali con una vastissima gamma di colori, compreso il suggestivo gladiolo blu. I principali gruppi ibridi sono stati creati attraverso incroci di quattro o cinque diverse specie, seguiti accuratamente da selezioni speciali come ‘Grandiflorus’, ‘Primulines’ e ‘Nanus’.

Ecco alcune varietà degne di nota:

  • Yellowstone: con fiori di un giallo luminoso, questa varietà fiorisce a partire dalla metà dell’estate e continua fino al primo gelo. Una pianta matura può raggiungere un’altezza di un metro e mezzo e, una volta fiorita, i suoi fiori rimangono splendidi per un periodo esteso, addirittura fino a quattro settimane.
  • Gladiolus tristis o gladiolo triste: originario del Sud Africa, questo tipo di gladiolo si trova anche in alcune parti dell’Australia e lungo la costa della California come specie introdotta. Cresce tipicamente tra i 50 cm e un metro di altezza, anche se può raggiungere i 1,5 metri. La pianta ha un cormo largo uno o due centimetri e produce tre foglie strette e avvolgenti. L’infiorescenza è una spiga composta da due a otto fiori grandi e profumati. Ogni fiore ha sei tepali bianchi o crema con linee mediane verdastre o violacee. Si dice che i fiori emanino un profumo simile ai garofani e ai chiodi di garofano.
  • Gladiolus italicus: questa è una specie spontanea italiana con fiori rosa ed è diffusa in varie regioni italiane, dalle alture fino ai 1000 metri.

Come coltivare i gladioli

gladioli

@123rf

Il gladiolo è una pianta versatile e facilmente coltivabile, adatta sia per la coltivazione in piena terra che in vaso.

Come piantare i gladioli in giardino

Per piantare i gladioli nel giardino è necessario preparare il terreno: utilizza una motozappa per allentare il terreno del giardino fino a una profondità di circa 30 cm. Dopo aver allentato il terreno, aggiungete uno strato di compost o letame invecchiato. Mettete i bulbi nel terreno, orientando l’estremità appuntita verso l’alto, copriteli poi con terra e compattate leggermente.

Distanziate i cormi di almeno 15 cm, e all’atto della semina, innaffiate abbondantemente.

Come piantare i gladioli in vaso

Piantare i gladioli in vaso è un’operazione molto semplice, richiede un terreno ben drenato e ricco di sostanze nutritive, quindi è essenziale preparare il terreno con l’aggiunta di concime organico o torba prima della semina. Quest’ultima è preferibile in primavera, soprattutto tra fine aprile e inizio maggio, a una profondità di circa 10 centimetri. Tuttavia, in zone dal clima mite, è possibile seminare anche in autunno.

Per assicurare una fioritura prolungata nel tempo, si consiglia di effettuare diverse semine a intervalli di due settimane l’una dall’altra. Inoltre, la pianta necessita di abbondante luce solare per crescere vigorosa e sana, quindi è preferibile selezionare una posizione soleggiata all’interno del giardino.

La scelta di un vaso con le giuste dimensioni è fondamentale. Riempite il vaso con terriccio adatto alle piante floreali e mantieni un’adeguata irrigazione, evitando di lasciare il terreno troppo inzuppato. Una concimazione regolare è altresì essenziale per fornire alla pianta tutti i nutrienti necessari per il suo sviluppo ottimale.

Dove posizionare i gladioli

I gladioli si trovano al meglio in posizioni ben illuminate, preferibilmente in pieno sole. Tuttavia, se non si dispone di un’area con l’esposizione diretta al sole per la maggior parte della giornata, possono comunque fiorire in ombra parziale. Evitare di collocare i gladioli in aree completamente ombreggiate, poiché questo potrebbe limitare la loro crescita e fioritura. L’ombra totale può influire negativamente sulla quantità e sulla qualità dei fiori.

Quale terreno utilizzare

Per coltivare con successo i bulbi di gladioli, è opportuno utilizzare un terreno che sia ben drenante.

Come curare i gladioli

La cura dei gladioli non è molto difficile, basta seguire alcune semplici pratiche come annaffiare le piante occasionalmente, allentare il terreno intorno ai cespugli e rimuovere le erbacce.

Dopo la piantumazione, quando i germogli raggiungono un’altezza di circa 10-12 centimetri, è consigliabile applicare uno strato di pacciame alla base della pianta utilizzando corteccia d’albero, segatura, humus o paglia. Questo strato di pacciame dovrebbe avere uno spessore di circa 5 centimetri, fornendo un benefico isolamento al terreno. Per supportare la crescita e lo sviluppo, i fiori alti possono essere utilizzati come supporto. Quando si annaffia, è preferibile farlo al mattino o alla sera, portando l’acqua direttamente sotto la radice ogni settimana. Evitare l’umidità sui fiori e sui boccioli, poiché potrebbe compromettere il loro aspetto.

Ogni quanto annaffiare i gladioli

Il terreno ideale deve essere costantemente umido, ma dovete evitare che diventi eccessivamente saturo d’acqua, infatti, i ristagni favoriscono la proliferazione di muffe e parassiti indesiderati. Durante l’inverno, le piogge regolari riducono notevolmente la necessità di irrigare. Dopo che tutte le foglie si sono appassite, è possibile interrompere l’irrigazione, successivamente, i bulbi devono essere estratti dal terreno e conservati in un luogo asciutto e pulito.

Quando piantare i bulbi dei gladioli

piantare gladioli

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Di solito, è preferibile piantare i bulbi del gladiolo alla fine dei mesi freddi, tra marzo e aprile, per proteggere la pianta dai rischi di gelate e bruschi cambiamenti di temperatura. Questo periodo è ottimale per evitarne l’esposizione a venti intensi che potrebbero disturbare le lunghe foglie. Tuttavia, in regioni dalle inverni più miti, è possibile lasciare i bulbi interrati anche durante la stagione invernale.

Per ottenere una fioritura prolungata nel corso delle stagioni, è consigliabile piantare i bulbi a intervalli di circa due settimane. È importante fermarsi con la piantagione entro giugno, così da dare alle piante il tempo di crescere e fiorire adeguatamente.

Durante la messa a dimora dei bulbi di gladiolo, è fondamentale assicurare uno spazio di almeno 15-20 cm tra una pianta e l’altra, in modo che possano svilupparsi senza interferire tra loro.

Per quanto riguarda il terreno, il gladiolo non richiede particolari esigenze. Può essere piantato in un terreno specifico per piante fiorite, purché sia fertile e ben drenato. Questo offre la flessibilità di coltivare il gladiolo in vari ambienti, garantendo comunque una buona crescita e una fioritura abbondante.

Come moltiplicare i gladioli

I gladioli possono essere riprodotti sia tramite bulbilli che tramite seme, i bulbilli, delle dimensioni di un pisello, si formano alla base del bulbo e vengono separati quando si estraggono i bulbi dal terreno in autunno. Durante l’inverno, vengono conservati come i bulbi adulti e piantati all’aperto in marzo, in solchi profondi 5-8 cm e separati da strati di sabbia. In autunno, quando le foglie ingialliscono, i bulbilli vengono estratti e conservati nello stesso modo fino a marzo dell’anno successivo, quando vengono reimpiantati. Le piante ottenute da bulbilli fioriscono dopo 2-3 anni.

Per quanto riguarda la semina, che avviene tra febbraio e marzo, è un metodo di propagazione principalmente utilizzato dai vivaisti per creare nuove varietà, poiché le piante nate da seme tendono a presentare forme e colori diversi rispetto alle piante madri.

In che periodo fiorisce il gladiolo

I gladioli solitamente sbocciano durante l’estate, ma alcune varietà possono fiorire anche in primavera o in autunno, quindi, è fattibile pianificare un assortimento di gladioli in modo da assicurare fioriture durante l’intera stagione.

Cosa simboleggia il gladiolo

La storia e l’uso dei gladioli risalgono a secoli fa, ai tempi dell’antica Roma, le giovani donne, secondo testimonianze storiche, apprezzavano molto i gladioli, che grazie ai loro vivaci colori e alla facile reperibilità, venivano utilizzati per abbellire abiti e acconciature. Per gli antichi Romani, insomma, il gladiolo era considerato un simbolo di forza e di vittoria

In altre circostanze, le giovani spose sceglievano i gladioli per il giorno delle nozze. Prima del matrimonio, le amiche della sposa creavano una corona di gladioli da posizionare sulla testa della futura sposa, questo gesto aveva un significato doppio: da un lato, la corona augurava felicità e gioia alla sposa, mentre dall’altro esprimeva tristezza e malinconia per la separazione dall’amicizia.

Oggi, questo doppio significato si è conservato, ma ha acquisito un contesto più ampio. Principalmente, il gladiolo simboleggia un carattere forte, e regalare questo fiore significa affermare di portare rispetto per il carattere decido della persona a cui si dona.

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