Queste sono le erbe aromatiche che devi assolutamente potare a Ottobre

Come e perché effettuare la potatura delle erbe aromatiche nel mese di Ottobre per avere delle foglie più belle e profumate

Quella che può sembrare un’operazione controproducente, quasi crudele nei confronti di una pianta che ha una crescita rigogliosa, in verità si traduce in un’azione molto benefica nei suoi confronti. Vediamo più nel dettaglio perché la potatura delle erbe aromatiche è ottimale soprattutto in questo periodo. (Conserva il rosmarino e altre erbe aromatiche con questo trucchetto a costo zero per averli tutto l’inverno)

Quando effettuare la potatura

  • Il periodo migliore per effettuare la potatura delle piante aromatiche è circa due mesi prima dell’arrivo delle gelate notturne.
  • Il momento migliore della giornata in cui effettuare i tagli è senz’altro al mattino, quando il profumo e il sapore delle foglie è più intenso grazie all’aria più fresca.

Come effettuare la potatura

Per le piante erbacee può essere sufficiente tagliare con l’unghia. Mentre per le piante legnose dovremo usare una cesoia disinfettata. In entrambi i casi effettuiamo un taglio pulito, perché un taglio frastagliato espone la pianta a possibili infezioni. Eliminiamo tutte le infiorescenze e tutte le foglie secche e i rami morti. Per quanto riguarda le piante erbacee possiamo eliminare fino a due terzi della pianta. Mentre per quelle legnose, meglio non eccedere. Limitiamoci a un pulirle dal fogliame secco. Il punto del taglio non ha molta importanza poiché non dovremo ricavare talee.

Quali piante vanno potate in questo periodo?

Come abbiamo appena accennato sopra, facciamo due distinzioni fondamentali:

  • piante aromatiche a foglia o erbacee: basilico, menta, coriandolo, dragoncello, erba cipollina;
  • piante aromatiche legnose o sempreverdi: timo, salvia, rosmarino.

Per quanto riguarda la prima varietà di piante, queste vengono coltivate essenzialmente per il fogliame aromatico, esse però tenderanno a morire dopo la prima fioritura. Pertanto è essenziale togliere i fiori o al massimo lasciarne solo qualcuno per raccogliere e conservare i semi. Generalmente ogni pianta quando fiorisce impiega moltissima energia, questa andrebbe a discapito delle foglie e del loro profumo. Quindi togliere tutti i fiori non solo permetterà di avere un fogliame ancora più profumato ma prolungherà la vita della pianta stessa.

Per quanto riguarda la seconda varietà di piante, quelle legnose invece il discorso è diverso. Sono sempreverdi, non sono annuali per cui non vanno a morire dopo la fioritura. La potatura in questi casi non deve essere troppo severa altrimenti si rischia di indebolirla troppo. Generalmente non si rimuove più di un terzo della pianta. Fa eccezione la lavanda che tollera anche la potatura di ben due terzi della sua altezza.

I benefici della potatura

Abbiamo accennato come per alcune varietà, la potatura possa addirittura prolungare la vita della pianta stessa.  Vediamo nel dettaglio quali benefici porta questa operazione:

  • piante più sane: se la pianta non deve più concentrare le sue energie per la fioritura, vorrà dire che ne avrà a disposizione per essere più forte e resistente di fronte ad attacchi parassitari e vivrà più sana e più a lungo;
  • piante più belle: abbiamo già detto che coltiviamo le aromatiche per le qualità del loro fogliame. Ecco che maggiori risorse della pianta saranno concentrate proprio lì. Pertanto otterremo foglie più belle, più profumate e più saporite;
  • terreno più arieggiato: pulire la zona sottostante dai rami bassi, permette una migliore circolazione dell’aria. Questo in inverno è particolarmente importante perché la brina e l’umidità in generale si asciugheranno più in fretta evitando muffe e marciumi.

Seguici su Telegram | Instagram Facebook | TikTok | Youtube

Sulle erbe aromatiche ti potrebbero interessare anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook