Bollette luce e gas, addio al mercato tutelato: cosa cambia per le famiglie e come funzionano le tutele graduali 

Niente proroga per il mercato tutelato, si va verso l'addio alle bollette di luce e gas a prezzi e condizioni contrattuali stabilite dall’ARERA. Dal prossimo anno cittadini e aziende saranno serviti da fornitori del mercato libero: tutte le novità da conoscere

Nonostante gli appelli e le pressioni da parte delle associazioni a difesa dei consumatori, alla fine non ci sarà nessuna proroga per il mercato tutelato. Nel Decreto legge Energia, approvato nelle scorse ore dal Consiglio dei ministri, non c’è infatti alcuna traccia del rinvio che aveva proposto il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.

Di conseguenza le tariffe in bolletta dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) cesseranno, come previsto dalla legge: per il gas il termine è fissato al 10 gennaio 2024, mentre per la luce al 1° aprile 2024. Cittadini e aziende, quindi, si ritroveranno costretti a passare al mercato libero.

È grande la delusione delle associazioni di tutela dei consumatori, che temono fortemente che questo cambiamento vada a penalizzare famiglie e imprese che pagheranno bollette più salate, mentre le società energetiche ci speculeranno.

Le recenti sanzioni irrogate a diverse aziende di energia dimostrano come il mercato dell’energia e del gas siano ancora afflitti da innumerevoli irregolarità, scorrettezze e abusi: con questo passaggio non si farà altro che lasciare i cittadini in pasto ai gestori che saranno liberi di gestire prezzi e condizioni contrattuali. – commenta Federconsumatori – I rischi per una nuova ondata di rialzi, vista la stagione invernale e vista la situazione internazionale ancora estremamente delicata, si fanno così ancora più vicini e concreti, con gravi danni per le tasche dei consumatori.

Capitolata l’ipotesi della proroga del mercato tutelato, è ora necessario e doveroso un intervento regolatorio più deciso: definendo norme più stringenti per i gestori e sanzioni più efficaci in caso di scorrettezze (o allineamenti al rialzo dei prezzi) e istituendo un vero albo dei venditori per far sì che sul mercato operino solo le aziende che rispettano i diritti dei cittadini e dei lavoratori, che assumano impegni per il rispetto dell’ambiente e che siano in possesso di tutti i requisiti necessari sul piano economico, della professionalità e della competenza.

Ma come avverrà il passaggio e quali tutele sono previste?

Leggi anche: Bollette, meglio mercato libero o tutelato? Quale offerta conviene di più secondo Arera

Come avviene il passaggio al mercato libero

Entro le scadenze che sono state fissate, i clienti dovranno sottoscrivere un’offerta con un fornitore del mercato libero. Il passaggio al mercato libero è gratuito e non sono necessari interventi sui contatori. Invece coloro che entro le due date non avranno ancora firmato un contratto con una società energetica, migreranno in automatico – senza alcuna interruzione di fornitura, al Servizio a Tutele Graduali (STG) – con l’esercente di riferimento identificato in fase d’asta.

Si tratta di un sistema predisposto da ARERA per garantire continuità ai clienti – sia cittadini che imprese – dopo la fine del mercato tutelato. Il Servizio a Tutele Graduali viene erogato da venditori selezionati attraverso specifiche procedure concorsuali. Ogni area territoriale è servita da un solo fornitore, il quale può anche coprire più aree contemporaneamente.

Chi rientra nella categoria degli utenti vulnerabili

Questa novità non interesserà l’intera popolazione italiana. Infatti, come chiarito da ARERA, I clienti vulnerabili potranno continuare ad essere invece serviti a condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate dall’Autorità. Fra questi rientrano:

  • gli over 75 anni
  • chi versa condizioni economicamente svantaggiate (e percepisce bonus social)
  • coloro che si trovano in gravi condizioni di salute che richiedono l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche salvavita alimentate
  • dall’energia elettrica o i soggetti presso i quali sono presenti persone che versano in tali condizioni
  • soggetti con disabilità ai sensi della legge 104/92;
  • chi vive in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
  • soggetti che abitano in un’isola minore non interconnessa

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Fonti: Governo/ARERA/Federconsumatori

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