Bollette luce e gas: prorogata (ancora) la fine del mercato tutelato

La fine del mercato tutelato per la luce e per il gas si allontana ulteriormente, ma la proroga potrebbe essere di qualche mese

Il mercato tutelato non è ancora al capolinea. La sua fine era stata fissata a gennaio 2024 per il gas domestico e ad aprile 2024 per l’elettricità, ma proprio nelle ultime ore il Governo Meloni ha fatto sapere di essere a lavoro per una proroga di qualche mese. Ad anticiparlo la viceministra dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Vannia Gava, intervenuta a Bolzano sul decreto relativo alle comunità energetiche.

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Da tempo le associazioni che si occupano di tutela dei consumatori fanno pressione alle istituzioni chiedendo uno slittamento del termine previsto, a maggior ragione alla luce dei aumenti in bolletta. Attualmente sono, infatti, circa 15 milioni gli utenti che pagano le bollette in base alle tariffe del regime tutelato, stabilite dall’Arera (l’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), e che saranno costretti a scegliere un fornitore del libero mercato. Gli unici soggetti esonerati dal passaggio saranno gli utenti considerati vulnerabili, ovvero:

  • i clienti percettori dei Bonus Sociali
  • i beneficiari della legge 104
  • gli over 75
  • consumatori con un’utenza in un’abitazione di emergenza a seguito di eventi calamitosi
  • chi ha un’utenza in un’isola minore non interconnessa

Come riportato da Federconsumatori, al momento nel servizio di maggior tutela il gas ha un costo di 0,40 euro al metro cubo. Se si considerano invece le migliori offerte dei principali gestori, a prezzo fisso, i prezzi al metro cubo si collocano tra 0,67 e 1,55 euro al metro cubo (con una media di 1,11 euro al metro cubo).

“Considerando un consumo annuo per famiglia di 1400 metri cubi, l’aggravio di spesa si aggira mediamente sui 994 euro annui, a cui vanno aggiunte altre voci, che sul mercato libero hanno un costo maggiore” sottolinea l’associazione, secondo la quale lo slittamento della fine del mercato tutelato non basterà, ma è necessaria la sospensione della delibera di fine tutela.

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Fonti: Ansa/Arera/Federconsumatori 

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