Come realizzare una “cassetta della gentilezza”, per chi non ha i soldi per la spesa

A Centocelle sono comparse ceste e cassette della frutta vuote appoggiate sui marciapiedi o sui muretti per offrire la spesa a chi non può permettersela.

Non si ferma il cuore grande degli italiani, di quelli che, seppur dalle proprie case, hanno sempre un pensiero per gli altri, per chi non ha nulla. Non lo ferma il coronavirus e non lo ferma neppure l’obbligo indiscutibile di non uscire. Gli italiani si attrezzano, ingegnano un modo per condividere cose belle (e utili) con gli strumenti che hanno.

E se a Napoli è bastato un paniere, il panaro, per offrire la spesa a che non ha i soldi per farla, aumentano di giorno in giorno iniziative simili a sostegno dei più indigenti.

È il caso di Centocelle: anche nel quartiere romano è avvenuto un piccolo grande miracolo e in men che non si dica sono comparse ceste e cassette della frutta vuote appoggiate sui marciapiedi, sulle ringhiere, sui muretti. Lo scopo? Chi può metta generi alimentari e chi non ha li prenda!

Anche qui, quindi, al suon della frase di Moscati, “Chi ha metta. Chi non ha prenda”, da via dei Gelsi a delle Acacie, passando per via Domenico Panaroli, si è trovato un modo per aiutare chi non ha i soldi sufficienti per fare la spesa.

Anche noi della redazione lo abbiamo fatto sotto casa nostra, una bellissima iniziativa che tutti possono imitare! Ovunque in Italia.

cassetta sospesa centocelle

 

 

cassette sospese

©Roberta Ragni

L’idea nasce proprio dai panari solidali, e si moltiplica. Dalle iniziative singole e private fino ad arrivare a “Una mano solidale”, un progetto raccolta alimentare per le famiglie in difficoltà nato proprio di questi tempi da una coppia di romani per sostenere i più bisognosi.

Tutto è partito dalla telefonata di una persona di mia conoscenza in lacrime, perché in tasca aveva solo 2,50 euro e non sapeva come andare avanti –racconta Tito Bisson fondatore dell’iniziativa. Così sono andato a fare la spesa e gliel’ho portata davanti casa. Da lì ho pensato: ‘Perché non provare ad attivare una raccolta solidale?”.

Con alcuni amici, Tito ha così aperto le pagine Facebook e Instagram di “Una mano solidale” e ha avviato una raccolta alimentare per aiutare le famiglie in difficoltà. Una raccolta alimentare portata direttamente alle famiglie alla quale si è poi unita l’iniziativa dei cesti sparsi per le vie della città.

Siamo partiti aiutando una famiglia di viale Ciamarra – continua a raccontare Tito – poi abbiamo iniziato ad aiutare due persone anziane di Centocelle, una coppia di ragazzi di Torre Angela, una famiglia di 5 persone di Torre Gaia. Ci hanno già contattato anche dei parroci per poter sostenere anche altre famiglie sparse sul territorio romano”.

Ed è così che si è cominciato a posizionare delle ceste vuote in varie strade. Sulla pagina Facebook, inoltre, è stata pubblicata una spesa indicativa delle cose che possono essere inserite nei cesti, beni di prima necessità che abbiamo lunga scadenza, come pasta, passate, scatolame oppure olio. Ora si punta a diffonderle in tutta a Roma.

E allora, ci siamo detti, perché non in tutta Italia?

Realizza anche tu una cassetta sospesa “della gentilezza”

Le cose da fare sono semplicissime: procuratevi una cassetta o montate dei cestini da mettere nella vostra via.

Scaricate il file che vi alleghiamo e attaccatelo alle cassette. Spargete la voce in zona, sui gruppi di quartiere e tra i vicini.

Fateci sapere dove li avrete posizionati oppure scrivete indirizzo e numero civico sulle pagine sociale di Una mano solidale.

Chiunque può fare la stessa cosa sotto casa propria, basta una cassetta della frutta!

Potete scaricare e stampare il cartello da mettere attaccato alla cassetta QUI.

Fonte: Una mano solidale

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