Pescatore trova uno strano oggetto sulla spiaggia: è un uovo di squalo, come comportarsi?

Le uova di squalo suscitano sempre grande attenzione quando vengono ritrovate e postate sui social. Tuttavia, se le si scova, vanno lasciate stare perché i piccoli devono affrontare il mondo da soli.

Nell’immaginario collettivo, gli squali sono creature marine enigmatiche e spaventose, che attaccano surfisti, pescatori e bagnanti senza pietà, come mostrato nei racconti, nei film e nei video amatoriali. In realtà non è così.

Il mondo degli squali è indubbiamente misterioso, ma è anche incredibilmente complesso. Esistono tra le 400 e le 500 diverse specie di questi pesci, alcune delle quali immutate da centinaia di milioni di anni, mentre altre si sono evolute notevolmente. La loro riproduzione è affascinante e articolata.

Una discreta percentuale di specie di squalo è ovovivipara, cioè depone piccole uova racchiuse in una specie di sacca strana, simile a un’incubatrice, fornendo tutto ciò di cui l’embrione ha bisogno per svilupparsi, nutrirsi, emergere e nuotare via veloce.

L’ultimo ritrovamento in California

Solo poche uova, su decine deposte, sopravvivono ai predatori, e i piccoli devono cavarsela da soli. Le femmine di squalo ovovivipare infatti non covano, non proteggono le uova e non si prendono cura dei piccoli. Ma come sono fatte le uova degli squali?

Le loro uova sono a volte chiamate “borse da sirena” e talvolta “borse del diavolo”. Sono delle capsule che contengono un embrione in sviluppo e un sacco di tuorlo, da cui il piccolo trae nutrimento. Solitamente, una capsula ospita un solo embrione, ma in alcune specie può essercene più di uno per uovo.

Ed è proprio la loro insolita forma che attira l’attenzione di molti ogni volta che ne viene ritrovato un esemplare, come accaduto di recente e mostrato sui social. Un pescatore in California ha infatti rinvenuto un uovo di squalo corno sulla spiaggia e ha lasciato a bocca aperta milioni di utenti.

Dalla forma delle uova si identifica la specie

Se si trova un uovo su una spiaggia, è possibile identificare la specie in base alle dimensioni e alla forma dell’uovo. Di solito, le uova di squalo hanno viticci arricciati alle estremità o sono ricoperte di fibre, mentre le uova delle razze sono generalmente più squadrate, con corna che sporgono dagli angoli.

Tra le uova di squalo più curiose, spiccano appunto quelle dello squalo corno crestato (Heterodontus galeatus), che sono di forma conica, di colore nero opaco e con viticci a spirale che pendono dalla base. La loro forma insolita è adattamento pratico, che permette loro di attaccarsi alle alghe per evitare di essere spazzate via dalle correnti e di trovare un nascondiglio sicuro dagli altri predatori.

Un’altra delle uova di squalo con un aspetto affascinante è quella dello squalo pescatore (Cephaloscyllium laticeps). È di colore giallo-arancio, con viticci luminosi che assomigliano a decorazioni per torte.

Vi è anche l’uovo dello squalo fantasma australiano (Callorhinchus milii), che sembra quasi un oggetto da un film di Alien, con il suo colore blu-nero metallico e i bordi scanalati. L’uovo di squalo zebra (Stegostoma fasciatum), d’altro canto, assomiglia vagamente a un baccello di jacaranda.

Perché non bisogna toccare le uova di squalo

A differenza della maggior parte dei pesci, che rilasciano le uova e lo sperma nell’acqua e sperano nel meglio, gli squali praticano la fecondazione interna, fornendo ai loro cuccioli maggiori possibilità di sopravvivenza.

Gli organi riproduttivi degli squali sono sorprendentemente simili a quelli degli esseri umani. Gli squali maschi hanno un paio di appendici esterne che inseriscono negli organi riproduttivi della femmina. Anche all’interno dell’uovo, la vita è tutto meno che facile.

Alcuni studi suggeriscono che gli embrioni nelle uova di squalo riducano la loro attività in presenza di predatori, al fine di diminuire il rischio di predazione. Forse, gli embrioni di squalo riescono a sentire l’odore dei predatori, poiché durante lo sviluppo le uova di squalo si aprono un po’ per far circolare l’acqua e agevolare la respirazione.

Per questo motivo, toccare le uova di squalo non è consigliabile: cercare di aprirle quando non è ancora il momento per far entrare ossigeno ed acqua nella sacca, o viceversa, aiutare il piccolo squalo a uscire quando non è ancora pronto a essere autonomo, sono entrambe azioni che possono compromettere la sopravvivenza del cucciolo, che si ritrova da solo, senza mamma e papà che lo proteggano.

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