Maiali di Cuori Liberi: anche Joaquin Phoenix dedica un pensiero agli animali innocenti barbaramente uccisi

I maiali del rifugio Cuori Liberi non ci sono più, sono stati uccisi tutti mentre ingenuamente scodinzolavano ai veterinari dell'ATS di Pavia. Un fatto vergognoso denunciato anche da Joaquin Phoenix. L'attore ha espresso la sua vicinanza agli attivisti, condannando gli abbattimenti

Ieri, mercoledì 20 settembre, è stata scritta una pagina vergognosa della storia italiana, del rispetto degli animali e dei loro diritti calpestati con brutalità da chi in divisa, in tenuta antisommossa e con un camice veterinario è entrato con la forza in un santuario, a suon di manganelli.

Nel rifugio Cuori Liberi, in provincia di Pavia, il presidio permanente degli attivisti è stato sgomberato con violenza e tutti i maiali abbattuti. Non solo gli esemplari colpiti dalla peste suina africana, ma anche quelli sani. Uccisi da chi ha asserito di aver solamente seguito gli ordini dell’ATS di Pavia volti a debellare il focolaio dell’infezione ammazzando maiali innocenti per il rischio contagio.

Animalisti di tutta Italia e non solo hanno espresso la loro solidarietà. Nelle ultime ore anche l’attore e attivista vegano Joaquin Phoenix ha condiviso un post sul deplorevole episodio.

Il messaggio lanciato dal Joker premio Oscar è di mantenere alta l’attenzione sul tema, facendo sapere al mondo intero cosa è avvenuto nel rifugio in provincia di Pavia e condividendo gli agghiaccianti video registrati dai manifestanti.

Quello che è successo oggi al @progettocuoriliberi_odv ​​è vergognoso e terrificante. Tutti i maiali del santuario italiano sono stati uccisi dallo Stato e dalle autorità, i veterinari che dovrebbero salvare vite umane li hanno portati via senza compassione. È un giorno di lutto e di tristezza, questo atto disumano non deve rimanere in silenzio, condividetelo! Decine di furgoni della polizia per animali innocenti che avevano case e famiglie, che erano curati e amati. Il mio pieno sostegno a tutti coloro che per due settimane hanno difeso la vita e la libertà. Siamo con tutti voi”

Un santuario è stato profanato, cancelli distrutti e reti quasi tagliate dalle Forze dell’Ordine con il rischio che gli altri animali ospitati qui fuggissero. I corpi dei maiali distesi senza vita sul terreno della loro casa sono stati gettati come immondizia in un camion.

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Per lo Stato erano solo maiali, per i volontari del rifugio e i suoi proprietari erano parte della loro famiglia, una famiglia sterminata davanti ai loro occhi senza poter intervenire per salvarla. L’accaduto tocca ciascuno di noi, ciascun rifugio dove ormai gli animali non sono più al sicuro malgrado il riconoscimento giuridico di santuario per animali liberi e non allevamento ottenuto dal Ministero della Salute prima dell’inizio dell’estate. 

In memoria dei maiali uccisi di Cuori Liberi, ricordiamo i loro nomi e la loro età:

  • Crosta, 1 anno
  • Freedom, 5 anni
  • Crusca, 2 anni
  • Pumba, 5 anni
  • Dorothy, 16 anni
  • Mercoledì, 3 anni
  • Bartolomeo, 6 anni
  • Ursula, 6 anni
  • Carolina, 6 anni
  • Spino, 3 anni

Un pensiero anche agli altri maiali del santuario a cui la peste suina africana non ha dato scampo e ai migliaia di maiali ammazzati negli allevamenti “in maniera preventiva”.

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Fonti: joaquinphoenixv/Instagram – Rete dei Santuari

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