Lamantino: alla scoperta delle simpatiche mucche di mare (che rischiano l’estinzione)

Com'è fatto un lamantino? Dove vive, di cosa si nutre e quanto velocemente nuota questo mammifero acquatico? Scopriamo tutto quello che c'è da sapere su questa specie gentile, conosciuta anche come "mucca di mare"

Il lamantino è un simpaticissimo e docile mammifero acquatico di grandi dimensioni. Il suo aspetto è buffo, la leggiadria dei suoi movimenti discutibile. Ad alcuni ricorda una foca decisamente abbondante, ad altri una mucca e forse, anche un po’ per questo, la specie è conosciuta con il soprannome di “mucca di mare”, pascolando tra le acque.

Questo affascinante e grosso animale appartiene al genere Trichechus, di cui sono note tre specie: il lamantino africano Trichechus senegalensis, il lamantino dei Caraibi Trichechus manatus e il lamantino delle Amazzoni Trichechus inunguis. Ma com’è fatto un lamantino? Dove vive? Cosa mangia? Dire lamantino e dugongo vuol dire la stecca cosa? Conosciamo più a fondo il lamantino, dalle sue abitudini al suo habitat naturale.

Che aspetto ha il lamantino?

Il lamantino è un grande mammifero acquatico dal peso imponente. Un individuo adulto pesa sui 400-500 kg e misura mediamente sui 2.5 metri, ma può anche superare i 600 kg come i 3 metri di lunghezza. Il suo corpo è robusto e si assottiglia via via verso la coda. Quest’ultima è grande e piatta e ha le sembianze di una pagaia.

Il mammifero è di colore grigio, molto spesso però le alghe proliferano sul dorso facendolo apparire verde scuro o marrone. La pelle del lamantino è spessa e coriacea, sul muso rugoso vi sono dei baffi che aiutano l’animale a sondare l’ambiente circonstante. Ha due arti anteriori, su ciascuna pinna sono presenti 3-4 unghie con ossa che ricordano incredibilmente quelle di una nostra mano. Le pinne vengono utilizzare per coordinare i movimenti e strappare con più facilità la vegetazione che lo circonda.

Il lamantino ha occhi piccoli privi di ciglia, ma protetti da una membrana nittitante durante le sue immersioni. La membrana non condiziona in alcun modo la vista. Presenta delle piccole orecchie che si trovano dietro gli occhi. Sebbene queste non abbiano lobi esterni, il lamantino riesce a sentire piuttosto bene. Una delle caratteristiche della specie sono i denti, tutti molari, che cambia continuamente.

I nuovi denti spingono orizzontalmente in avanti, centimetro dopo centimetro, fino a quando i vecchi molari non cadono lasciando il posto ai nuovi. Secondo gli esperti si tratterebbe di un adattamento della specie alla sua alimentazione in quanto nutrendosi di piante, il lamantino ingerisce molto spesso sabbia e altri detriti che logorano la dentatura.

Dove vive il lamantino?

Il lamantino vive sia in acqua dolce che salata. Popola fiumi non troppo profondi, estuari, baie e aree costiere dell’Africa, America e delle Indie occidentali. La specie Trichechus senegalensis è distribuita lungo i fiumi dell’Africa occidentale, la Trichechus manatus nelle acque dei Caraibi mentre la Trichechus inunguis prevalentemente lungo il Rio delle Amazzoni.

Il mammifero migra verso regioni dalle acque più calde e accoglienti. Negli Stati Uniti, ad esempio, i lamantini possono essere osservati in Florida in inverno. Sono animali molto resistenti e tollerano i cambiamenti di salinità dell’ambiente.

Cosa mangia il lamantino?

Il lamantino è un mammifero acquatico perlopiù erbivoro. Si nutre della vegetazione che cresce in acqua. La sua alimentazione comprende infatti piante acquatiche che trova lungo le coste come nelle zone salmastre. Alcuni individui di lamantino sono stati osservati mentre si nutrivano di piccoli pesci. Gli studiosi concordano tuttavia che la specie abbia una dieta prevalentemente erbivora.

Il lamantino mangia tanto e lo fa anche per parecchio tempo. Si stima che ogni esemplare consumi quotidianamente una quantità di piante acquatiche che si aggiri tra il 4 fino al 9% del suo peso corporeo. Nella vita del lamantino il cibo riveste una grande importanza. Un lamantino può impiegare anche fino a 8 ore complessive ricercando e assimilando cibo.

Come si muove il lamantino?

Il lamantino si muove sfruttando la sua coda per nuotare. È un animale tranquillo e piuttosto lento che a nuoto può raggiungere tra i 4 e gli 8 km/h. Sebbene sia dotato di coda e pinne, recenti studi hanno rivelato che il lamantino fa affidamento anche su altri “strumenti” naturali per muoversi in acqua.

Una ricerca condotta dalla Nanyang Technological University di Singapore ha dimostrato come i lamantini si spostino in acqua agevolati dai peti che emettono. Le flatulenze permettono loro di mantenere la galleggiabilità come di nuotare più in profondità liberandosi contemporaneamente dei gas intestinali. Straordinario, vero?

Come dorme il lamantino?

Il lamantino dorme posizionandosi comodamente sul fondale dei corsi d’acqua. Quando è ora del pisolino, chiude le sue narici e trova il punto ideale per riposarsi. Ogni 20 minuti, mediamente, deve però risalire in superficie per poter respirare. Il suo sonno è uniemisferico ossia un emisfero dorme e l’altro è in uno stato di veglia. Questa caratteristica è tipica di balene e delfini che, come il lamantino, non possono dormire ininterrottamente, ma sanno quando arriva il momento di prendere una boccata d’aria.

Il lamantino è un animale dall’indole mansueta e pacata. Le attività che scandiscono la sua quieta vita sono il sonno, l’alimentazione e la socializzazione. Quando un lamantino non mangia o non interagisce con i suoi simili allora dorme. Un lamantino può dormire anche fino a 12 ore al giorno complessivamente.

Qual è la differenza tra lamantino e dugongo?

lamantino primo piano

@123rf.com

Lamantino o dugongo? Questo è il problema! Il lamantino viene spesso confuso con un’altra grande specie del mare: il dugongo. Entrambi hanno una mole generosa, vivono in acqua, ma oltre ad appartenere a due generi diversi (Trichechus per il lamantino come abbiamo visto e Dugong per il dugongo, di cui è l’unico rappresentante) dell’ordine Sirenia, possono essere distinti più o meno facilmente prestando attenzione ad alcuni elementi. Vediamo subito quali.

Il primo è la coda. Quella del lamantino sembra una pagaia, una racchetta per altri, mentre quella del dugongo è biforcuta e ricorda esattamente la coda di una balena. Anche il muso è di grande aiuto nell’identificare la specie. Il muso del dugongo è più lungo e assomiglia a una grande proboscide che aspira tutto ciò che trova in giro. Il muso del lamantino, al contrario, è smussato.

Diamo uno sguardo anche all’habitat. Il dugongo, a differenza del lamantino, si osserva raramente nei fiumi. Le sue popolazioni sono distribuite lungo le coste dell’Africa orientale fino alle acque tropicali e subtropicali dell’Oceania. Entrambe le specie sono inserite nella Lista Rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della Natura (IUCN) e classificate come vulnerabili.

Quali sono i predatori del lamantino?

Il lamantino non ha realmente dei predatori e non deve preoccuparsi più di tanto della sua sopravvivenza naturale. Squali, orche e coccodrilli potrebbero rappresentare un problema per il mammifero acquatico, ma è raro che questi si incontrino poiché di solito non popolano gli stessi ambienti. Il più grande nemico per la specie è e rimarrà sempre uno solo: l’essere umano.

Quali minacce deve fronteggiare il lamantino?

Non si conosce attualmente l’andamento delle popolazioni di lamantino nel mondo, ma le minacce che incombono sugli esemplari sono purtroppo le stesse che stanno alterando irreversibilmente gli ecosistemi e la vita di altre creature acquatiche e marine.

I maggiori pericoli per il lamantino sono costituiti dalla trasformazione del suo areale di distribuzione, cambiamento climatico, inquinamento marittimo e fluviale, sistemi di acquacoltura, trivellazioni. Tutte e tre specie di lamantino sono ritenute vulnerabili e rischiano l’estinzione.

I lamantini possono vivere in natura fino ai 50-60 anni, ma tra le principali cause di mortalità vi sono le collisioni con le imbarcazioni, l’ingestione di ami da pesca e la perdita di habitat.

C’è poi da considerare che il tasso di riproduzione della specie è molto basso. Il lamantino raggiunge la maturità sessuale intorno ai 5 anni d’età. Le nascite avvengono a intervalli di 2-5 anni. La femmina dà alla luce generalmente un solo piccolo dopo una gestazione della durata di un anno.

Atre cose da sapere sui lamantini:

È vero che i lamantini nuotano grazie ai loro peti?

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