Non solo Aron: cane torturato con profonde ferite da catena, ma la condanna è “ridicola”

Solo 4 mesi di lavori socialmente utili e 500 euro di multa: è questa la condanna emessa dal Tribunale di Siracusa per chi ha seviziato Ettore, il cane rinvenuto lo scorso anno legato ad una catena strettissima che gli ha causato tremende ferite. "È una pena ridicola per chi ha commesso un atto di puro sadismo" commentano gli attivisti della LAV, chiendendo giustizia per Ettore e gli altri animali vittime dell'uomo

Probabilmente ricorderete la raccapricciante storia di Ettore, il cane trovato lo scorso marzo in condizioni disumane in una villetta di Siracusa e salvato in extremis. Le immagini del suo corpo, coperto da profonde ferite, avevano sconvolto gli utenti del web. A raccontare la triste vicenda gli attivisti della LAV (Lega Anti Vivisezione), che si sono presi cura del povero animale e hanno sporto denuncia nei confronti dei suoi maltrattatori.

Questi ultimi lo avevano tenuto legato ad una catena così stretta che gli aveva lacerato l’addome e che non gli permetteva di muoversi. Come se le lesioni non fossero già abbastanza, Ettore era stato abbandonato a sé stesso fra i suoi escrementi.

Di fronte a tanta malvagità, ci si aspettava una condanna esemplare. Ma così non è stato. Il tribunale di Siracusa, infatti, ha ammesso gli indagati alla messa alla prova per la durata di 4 mesi, oltre al pagamento di una sanzione di soli 500 euro.

È una pena ridicola per chi ha commesso un atto di puro sadismo nei confronti di un animale. – commenta la LAV, con l’amaro in bocca –Ercole non è morto tra atroci sofferenze solo grazie all’intervento dei volontari LAV, ma porta ancora profonde cicatrici sia nel corpo che nella psiche per il dolore e il trauma che ha subito.

Nonostante la nostra opposizione alla concessione della “messa alla prova” tramite deposito di una memoria, è stata ancora una volta concessa questa modalità di estinzione del reato che non dovrebbe essere prevista per i reati contro esseri viventi, il cui valore viene svilito al pari di meri oggetti. Ci auguriamo che venga finalmente esclusa questa possibilità, come sarebbe già previsto nella Proposta di Legge che deve essere esaminata e approvata dalla Commissione Giustizia della Camera.

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Servono pene più adeguate per chi maltratta e uccide gli animali!

Purtroppo i maltrattamenti nei confronti degli animali sono all’ordine del giorno nel nostro Paese. Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad episodi di una crudeltà sconcertante e inimmaginabile.

Tra i casi più atroci ricordiamo quello di Aaron, il Pitbull dato alle fiamme dal suo proprietario a Palermo o ancora la storia di Leone, morto fra terrificanti sofferenze dopo essere stato scuoiato nel Salernitano. Per loro e tutte le altre numerose vittime della ferocia umana animalisti e cittadini chiedono a gran voce giustizia.

Al fine di accendere i riflettori sull’importante questione e smuovere le acque, ieri la LAV ha lanciato una petizione online indirizzata ai parlamentari di Camera e Senato e al Ministro della Giustizia Nordio chiedendo l’inasprimento delle pene nei confronti di chi uccide e maltratta gli animali.

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Fonte: LAV

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