Via libera all’abbattimento di 230 orsi in Slovenia

La Slovenia intende ridurre la popolazione di orsi bruni distribuiti nei suoi territori. Il come vuole farlo è chiaro: ammazzandoli. Il provvedimento, avanzato dal ministro Uroš Brežan, ha trovato forte opposizione non solo da parte delle organizzazioni animaliste, ma anche dal primo ministro Robert Golob

Ridurre la popolazione da circa 1100 orsi bruni a 800. Questo è quanto potrebbe accadere in Slovenia dopo che di recente il ministro delle risorse naturali e degli affari territoriali Uroš Brežan ha dato il via libera all’uccisione di 230 esemplari distribuiti nei suoi territori.

La proposta, elaborata dagli esperti dell’Istituto forestale, porta la sua firma, ma il primo ministro Robert Golob ha chiesto di riesaminare il caso e congelare nel mentre tutte le decisioni prese. Per Golob e le organizzazioni animaliste come Alpe Adria Green la misura violerebbe la legislazione slovena ed europea.

Per il ministero Brežan invece l’abbattimento rappresenterebbe la soluzione per prevenire i conflitti, rendendo la convivenza essere umano-orso più gestibile. Alternative che non prevedono l’aprire il fuoco non sarebbero state attuabili a detta del politico.

Lo scopo principale di questa decisione deliberata e sapientemente supportata è prevenire gravi danni e garantire la salute e la sicurezza delle persone. Abbiamo anche studiato a fondo altre opzioni per prevenire i conflitti, ma trasferirli in un altro luogo in natura o tenerli in la cattività non è un’opzione a causa dell’abbondanza di questa specie, ha dichiarato Brežan.

Qualora la provvedimento passasse, i primi a essere uccisi a colpi di arma da fuoco sarebbero gli orsi più giovani in 122 zone di caccia delimitate. Si procederebbe ammazzando gli individui dal peso inferiore ai 100 kg, come spiegato dal biotecnologo dell’Università di Lubiana Klemen Jerina.

Sappiamo che gli orsi più giovani che vengono allontanati da determinate aree si muovono di più, sanno anche meno degli umani e sono più spesso coinvolti in conflitti, ha detto Jerina.

Per quanto in Slovenia l’orso bruno sia una specie protetta e cara al Paese, ogni anno il ministero autorizza la mattanza di un numero prestabilito di plantigradi. Nel 2022 sono stati uccisi 234 orsi, nel 2021 128 grandi carnivori hanno perso la vita per “controllarne la popolazione” e rientrare nei numeri prestabiliti.

Quest’anno, come i precedenti, le organizzazioni ambientaliste hanno fatto sentire la propria voce e sperano con l’intervento di Golob che la mattanza possa essere evitata.

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Fonte: Alpe Adria Green

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