Francesca Capozzi Brutto colpo per un turista messicano in vacanza in Grecia. Uno dei daini presenti in spiaggia lo ha attaccato con i suoi palchi. Se la sarebbe cavata con qualche costola fratturata
@yuliaserdobintseva/123rf.com
Su una spiaggia dell’isolotto di Moni, nell’arcipelago greco di Egina, una giornata al mare ha avuto una conclusione più che dolorosa. Un turista messicano in villeggiatura con la moglie ha deciso di scattarsi una foto assieme a uno dei daini che passeggiano liberi nell’area, ma si è ritrovato con più di una costola rotta.
Assieme a pavoni e capre, i cervi sono piuttosto popolari sull’isola e, attirati dal cibo, vanno incontro ai visitatori che si godono le ferie tra rocce, vegetazione e mare cristallino. In tanti ne approfittano per girare video e ricordare così le vacanze trascorse in Grecia.
L’uomo ha perciò preso il suo cellulare per fare un selfie in compagnia, ma probabilmente non ha avuto nemmeno il tempo. Un daino maschio l’ha attaccato improvvisamente. Con i suoi palchi l’ha colpito di fianco, facendo volar via il cellulare dalle mani.
Secondo quanto diffuso da fonti greche, l’uomo avrebbe provato a fotografare un daino più piccolo quando l’esemplare adulto che si vede nei video apparsi nel web l’avrebbe caricato, forse infastidito dalla sua vicinanza.
Sebbene il forte impatto, l’uomo non sarebbe andato in ospedale, ma si sarebbe curato da solo applicando ghiaccio e prendendo medicine. Sicuramente non si aspettava di passare così le sue vacanze, tantomeno a Moni dove gli animali selvatici sono di casa.
Per quanto cervi e altre specie siano diventati in un certo senso confidenti, non bisogna abbassare la guardia. Si tratta pur sempre di animali selvatici e le loro reazioni sono imprevedibili. Lo dimostra (ancora una volta) questo episodio.
Sebbene quasi tutti i turisti nutrano i cervi sull’isola, non bisognerebbe assecondare queste tendenze proprio perché pericolose, per gli esseri umani e per gli animali. La fauna selvatica va osservata a distanza in modo da prevenire possibili incidenti. Teniamolo a mente.
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