Registrata la presenza di 3 nuove specie di animali a Machu Picchu, meraviglia dalla sorprendente biodiversità

A Machu Picchu le meraviglie sembrano non finire mai. Nell'area del santuario sono state osservate per la prima volta 3 nuove specie animali nell'ambito di due progetti sulla biodiversità del sito peruviano

Le rovine della fortezza Inca di Machu Picchu non sono le uniche ad attirare l’attenzione degli studiosi di tutto il mondo. Nell’area del santuario è presente una ricchissima biodiversità e non di rado i visitatori possono ammirare il passaggio di orsi andini e varie specie. Altre, invece, finora non erano mai state registrate in zona.

Le 200 fototrappole posizionate nei pressi del sito archeologico della regione di Cusco hanno infatti immortalato 3 nuove specie. A renderlo noto è il Servizio naturalistico per le aree protette dello Stato del Perù (Sernanp). I registri sono ora da rivedere.

Le 3 specie scoperte a frequentare Machu Picchu sono un felino e due roditori. Il primo mammifero ripreso è uno yaguarondi, un predatore conosciuto anche con il nome di “gatto-lontra” distribuito nell’America meridionale. In Perù la specie è stata segnalata anche nella Riserva Nazionale di Tambopata e nei rifugi di Udima e Laquipampa.

felino Machu Picchu

@gob.pe

Segue poi il pacarana, un roditore che a tratti ricorda il capibara, ma dalle dimensioni più contenute e dal mantello scuro con strisce bianche irregolari. Ultimo, ma non per importanza uno scoiattolo del genere Hadrosciurus.

pacarana

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scoiattolo Machu Picchu

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L’osservazione è stata fatta nel corso di due progetti volti ad approfondire le conoscenze sulla fauna selvatica del posto senza immaginare che, proprio grazie a questi lavori, sono state fotografate specie mai viste prima in questi luoghi.

Il Santuario Storico di Machupicchu è uno dei più grandi enigmi del nostro tempo, non solo per il suo enorme patrimonio culturale, che comprende il Machu Picchu llaqta, ma anche per la biodiversità unica e variegata che ospita, di grande importanza per la conservazione in Perù e nel mondo” ha scritto il Sernanp in una nota stampa.

Le prime indagini sul territorio sono iniziate circa 100 anni fa e, come dimostrato, c’è ancora tanto da scoprire.

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Fonte: gob.pe

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