Orso insegue escursionista in Trentino: cosa succederà ora?

Un escursionista ha raccontato di essere stato inseguito da un orso a monte dell'abitacolo di Molveno, Trentino. Sono in corso le analisi del Corpo forestale per risalire all'animale tramite campioni raccolti nell'area indicata. E dopo cosa accadrà?

Incontro ravvicinato tra un escursionista e un orso bruno nella natura del Trentino. È accaduto giorni fa nell’abitacolo di Molveno, dove l’uomo sarebbe stato sorpreso dal plantigrado e inseguito per un quarto d’ora.

Dal racconto dell’escursionista si apprende che il soggetto stava percorreva la strada forestale che da baita Ciclamino porta al rifugio Croz dell’Altissimo quando, alle spalle, si è trovato improvvisamente un orso.

Il selvatico si sarebbe avvicinato a una distanza inferiore a due metri, mentre l’escursionista indietreggiava cercando di distanziare l’orso e spaventarlo pur tenendolo sempre di vista.

L’orso è poi scomparso nel bosco, senza che si verificasse nessun contatto. Ma questo basterà a salvargli la vita? Il Corpo forestale trentino è stato informato dell’accaduto e si è recato sul posto per un sopralluogo al fine di raccogliere campioni.

Saranno le analisi genetiche sui reperti ritrovati in area a confermare l’identità dell’orso e scoprire se già in passato si è reso protagonista di altre interazioni con l’essere umano. In caso positivo, crediamo di sapere fin troppo bene cosa gli accadrà.

Analoga vicenda aveva visto coinvolto l’orso M90, “colpevole” di aver seguito una coppia di escursionisti del comune di Mezzana. Per mezzo del radiocollare, l’animale è stato individuato e ucciso in tempi rapidissimi. Accadrà lo stesso anche questa volta?

A inizio marzo, la Giunta della Provincia autonoma di Trento ha approvato un regolamento che consente l’eliminazione di fino a 9 orsi problematici l’anno. Basta un niente affinché i plantigradi vengano schedati come pericolosi.

Le associazioni animaliste sono insorte, criticando con rabbia questa “legge ammazza-orsi” che autorizza una strage in nome dell’incolumità pubblica. Le principali sigle di tutela animale hanno richiesto l’intervento del Governo italiano per impugnare il provvedimento.

Quell’intervento, però, non è arrivato.

Sugli orsi pende una grande minaccia. Prima tutelati e reintrodotti volontariamente nel territorio,  ora da abbattere al minimo comportamento “da orso”.

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Fonte: Provincia autonoma di Trento

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